I Cammini d’Italia: quando il turismo sceglie la “lentezza”

A Palazzo Giustiniani il convegno con il ministro Santanchè. L’invito a lavorare per «metterli in rete e dargli maggiore visibilità». Presentati 7 itinerari, 5 dei quali a Roma

Il post Covid ha dato nuovo impulso al turismo dei Cammini. Sono oltre 200 i sentieri italiani percorsi ogni anno da migliaia di camminatori di tutte le età. Ad attirare l’attenzione non sono solo gli itinerari religiosi. Sempre più in voga anche quelli naturalistici, storici, archeologici, enogastronomici. A marzo il Senato ha approvato all’unanimità un disegno di legge che intende promuovere e valorizzare i Cammini del Bel Paese inserendoli negli itinerari culturali. Un impegno concreto che, insieme al Giubileo, darà un’ulteriore accelerata allo sviluppo di questo settore del turismo lento e accessibile, in forte espansione.

Il ministero dei Trasporti ha messo a disposizione 19 milioni di euro «per migliorarne la fruibilità, la sicurezza, l’accessibilità, la segnaletica. Gli itinerari italiani non sono secondi a nessuno, bisogna lavorare per potenziarli». A parlare è il ministro Daniela Santanchè, intervenuta al convegno “L’Italia dei Cammini” svoltosi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato. Per la titolare del dicastero, «i Cammini svolgeranno un ruolo centrale nell’anno del Giubileo» pertanto è importante lavorare anche per «metterli in rete e dare loro maggiore visibilità».

Il convegno è stato organizzato su iniziativa del senatore Andrea De Priamo, il quale ha esaltato «l’immensa opportunità turistica dei Cammini» come la promozione dei prodotti locali, il sostegno dell’economia e lo sviluppo del turismo sostenibile. Spesso fanno inoltre da traino al turismo di ritorno, specie se una comunità è stata accogliente. Un tipo di turismo che oggi attrae perché «l’arte del camminare concilia la lucidità del pensiero – ha osservato la senatrice Susanna Campione -. In una società che va sempre di corsa è importante ritagliarsi momenti di “lentezza”».

Durante la mattinata sono stati presentati sette itinerari, cinque dei quali interessano Roma: la Via Francigena, il Cammino dell’Appia Antica, quello Naturale dei Parchi, la via di Francesco e quello urbano di Sant’Ignazio di Antiochia. Quest’ultimo è stato presentato da don Jesús Marquiña Maraño, parroco di Sant’Ignazio di Antiochia, allo Statuario.  Da qui, il cammino si snoda attraverso Villa dei Quintili per giungere sulla via Appia Antica. Dopo essere passati davanti alle catacombe di San Callisto si ammira la chiesa del Domine Quo Vadis – Santa Maria in Palmis, che secondo la tradizione sorge nel luogo in cui Gesù incontrò Pietro in fuga dalla persecuzione. Si prosegue poi verso Porta San Sebastiano, si entra nel Parco degli Scipioni, si fa tappa alla chiesa di San Giovanni in Oleo, poi a Santo Stefano Rotondo e alla basilica di San Clemente. Il Cammino culmina con l’arrivo all’Arco di Costantino e si conclude ai piedi del Colosseo, dove, secondo la tradizione, sant’Ignazio fu martirizzato nel 107 d.C. «Ad aprile abbiamo celebrato la terza edizione del Cammino che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone e coinvolto le scuole del quartiere – ha detto don Jesus -. Un percorso che coniuga fede e storia. Fa conoscere la figura del santo, padre della Chiesa e dottore dell’unità di cui oggi abbiamo tanto bisogno».

Francesco Senatore, consigliere nazionale di FederTrek escursionismo e ambiente, ha ribadito che negli ultimi anni i dati del turismo dei Cammini sono in crescita. Al primo posto, con 20mila presenze solo lo scorso anno, la Via degli dei che da piazza Maggiore a Bologna conduce a piazza della Signoria a Firenze. Seguono la via Francigena e la via di Francesco che nel Lazio comprende due direttrici: la Salaria e la Tiberina. «Il 70% dei camminatori sono donne di tutte le età, dalle giovani alle ultraottantenni, il che significa che il mondo dei Cammini è protetto, fa sentire le donne sicure – ha detto -. Ora bisogna concentrarsi sui camminatori che arriveranno per il Giubileo, per poterli accogliere al meglio». Durante la mattinata sono stati illustrati anche il Cammino dei Cappuccini e il Kalabria coast to coast.

19 giugno 2024