I 50 anni di Unicef Italia

La presidente Pace: «Raccolti e trasferiti 1,7 miliardi di euro per aiutare i bambini del mondo. Significa aver fatto la differenza». La pubblicazione “Passione in azione”

La presidente Carmela Pace lo annuncia con orgoglio: «Quest’anno, come Unicef Italia, celebriamo i nostri 50 anni di impegno per i bambini in Italia e nel mondo. In questi anni, grazie al supporto degli italiani abbiamo raccolto e trasferito quasi 1,7 miliardi di euro ai programmi dell’Unicef, fondi che hanno contribuito a vaccinare, curare, proteggere, istruire milioni di bambini. Questo significa aver fatto la differenza – rivendica -. L’Unicef Italia continuerà a lavorare senza sosta perché ancora oggi troppi bambini hanno bisogno del nostro aiuto e sostegno», assicura, con lo sguardo rivolto al futuro.

Per raccontare questi anni, intanto, l’organizzazione ha lanciato un video, accompagnato da una pubblicazione che si intitola proprio “Passione in azione. 50 anni di attività dell’Unicef Italia per le bambine e i bambini nelle crisi umanitarie”.  Se ne è parlato venerdì scorso, 14 giugno, nell’evento celebrativo che ha aperto la Conferenza organizzativa, a Tivoli, alla presenza della presidente Pace, del direttore generale Paolo Rozera, del portavoce nazionale Andrea Iacomini, che ha coinvolto presidenti, volontari, ambasciatori, testimonial, responsabili di aziende, staff e sostenitori dell’Unicef.

In questi anni, sottolineano dall’organizzazione, anche grazie all’impegno del Comitato italiano, i programmi dell’Unicef hanno avuto risultati importanti per i bambini. «La mortalità infantile a livello globale si è sensibilmente ridotta: nel 1960 nel mondo morivano ogni giorno oltre 54mila bambini prima di avere compiuto 5 anni per cause prevenibili, nel 1980 morivano 36mila bambini. Dal 2000 a oggi, il tasso di mortalità dei bambini è diminuito del 51%, raggiungendo nel 2022 il minimo storico: di 4,9 milioni di bambini sotto i 5 anni».

Molti progressi sono stati realizzati soprattutto grazie alle campagne di vaccinazione di massa sostenute dall’Unicef. «Proprio nel 1974, lo stesso anno in cui nasceva l’Unicef in Italia, quando nel mondo meno del 5% dei bambini era vaccinato, a livello globale veniva lanciato il Programma integrato di vaccinazioni con l’obiettivo di proteggere tutti i bambini contro le malattie più letali per l’infanzia. In 50 anni grazie alle vaccinazioni sono state salvate almeno 154 milioni di vite, ovvero l’equivalente di 6 vite ogni minuto di ogni anno.

«In questi cinque decenni, abbiamo lavorato con grande tenacia per costruire una cultura dell’infanzia basata sui diritti sanciti dalla Convenzione Onu del 1989 – sono ancora le parole della presidente Pace -. Moltissimi sono stati i protagonisti che hanno contribuito alla crescita dell’Unicef e del Comitato italiano: i membri fondatori, i volontari di tutta Italia, le istituzioni, i nostri ambasciatori e testimonial, il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, la Guardia costiera, la Polizia di Stato, i club service (il Kiwanis International), i rappresentanti delle amministrazioni locali, i donatori, gli educatori, i cittadini, personalità illustri del mondo artistico, culturale, campioni sportivi, media, aziende e tanti partner. A tutti loro e a tanti altri che hanno lavorato per promuovere e tutelare i diritti dei bambini va il più grande riconoscimento – aggiunge la presidente di Unicef Italia -. Nonostante siano passati 50 anni dalla nostra fondazione, i bambini hanno più che mai bisogno del nostro sostegno. Dalla diffusione di virus come il Covid-19 ai nuovi conflitti come in Ucraina e in Medio Oriente (che si aggiungono a quelli ormai datati come in Siria e Yemen); dalla salute mentale al cambiamento climatico, oggi i bambini devono affrontare vecchie e nuove sfide che mettono in pericolo le loro vite».

17 giugno 2024