I 100 anni delle Fiamme Gialle, i premi alle medaglie olimpiche
Riconoscimenti, tra gli altri, ai campioni Antonella Palmisano e Filippo Tortu. Festa al salone d’onore del Coni. Il presidente Malagò: «Siamo grati a tutti gli atleti»
Un pullman porta gli atleti dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle al Coni. Nel Salone d’onore si celebrano i loro 100 anni e si premiano gli atleti. Molti di loro ci hanno fatto esultare all’Olimpiade di Tokyo. Il countdown all’ingresso segna 55 giorni per i Giochi olimpici di Pechino e i due portabandiera sono Fiamme Gialle: Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli. Il generale Flavio Aniello, comandante del Centro sportivo della Guardia di Finanza, saluta e ricorda come «lo sport ha fatto da volano emozionale a un movimento di resilienza collettiva nonostante le misure sicurezza dovute al Covid-19. Gli atleti sono stati d’esempio per come hanno reinterpretato il loro stile di vita. L’impegno è venuto fuori nell’Olimpiade. Ho una grande riconoscenza per tutti: gli ori, i medagliati, tutti i componenti delle squadre. I giovani atleti sono il nostro investimento per il futuro. Per questo abbiamo ampliato le discipline olimpiche praticate e aumentato il numero degli atleti. Ricordo Filippo Mondelli con commozione. Ci ha lasciato mentre si stava allenando per l’Olimpiade».
Il Premio alla carriera va a Fabrizio Donato, «lo vedevo allenarsi dalla finestra. A 44 anni ha cercato di strappare un altro pass olimpico», ricorda il generale Aniello. Tutto il Salone d’onore si alza in piedi per applaudire chi ha vinto il bronzo a Londra 2012, oltre a 23 titoli di campione italiano. Un riconoscimento va pure ad Athletica Vaticana attraverso l’ambasciatrice d’Australia presso la Santa Sede Chiara Porro. Il 21 settembre ha partecipato a We run together per celebrare i 100 anni del Gruppo sportivo con un evento sociale insieme ai ragazzi delle scuole, i volontari Cri, i detenuti e le detenute delle carceri di Velletri e Rebibbia e Special Olympics. Lo sport abbatte molte barriere.
Roberto Valori, vice presidente Comitato italiano Paralimpico, ringrazia tutti gli atleti che «dopo Tokyo di preparano a partire per Pechino e tra pochi giorni andranno dal Presidente Mattarella a ritirare il tricolore». Per il presidente del Coni Giovanni Malagò «la presenza in sala di tanti rappresentanti delle Istituzioni è il segnale dell’importanza che ha lo sport in questo momento. Siamo grati a tutti gli atleti per questi 100 di successi». Il generale Vincenzo Parrinello, comandante Gruppo polisportivo Fiamme Gialle, annuncia lo speciale atleta. «In questo anno straordinario la commissione ha deciso di dare il premio a tutte le medaglie d’oro olimpiche e paralimpiche. Per cui il riconoscimento va ad Antonella Palmisano, Valentina Rodini, Ruggero Tita, Lorenzo Patta, Fausto Desalu, Filippo Tortu, Ambra Sabatini».
Antonella Palmisano indossa un fermaglio tricolore fatto dalla mamma. Qual è stata la situazione più difficile con la pandemia come atleta? «L’incertezza per l’Olimpiade. Mantenere alta la motivazione, svegliarsi e credere nell’obiettivo. L’80% lo fa la testa. Dopo il mese di stop è stato facile crederci. Poi ho pensato che nel mondo stava succedendo qualcosa di davvero brutto e che anche 30 minuti di allenamento erano il massimo». Filippo Tortu è vicino al medagliere. È doveroso chiedere: il suo prossimo obiettivo? «I campionato europeo e quello mondiale con la mia specialità. E anche la staffetta, se mi vogliono». Poi dice a Lorenzo Patta «Lorenzo, mi ci vuoi?». Patta ride. Per lui l’emozione più forte è stata «Tornare a casa e vedere le persone che mi aspettavano». Cosa si aspetta? «Quello che arriva. Non vedo l’ora di tornare a gareggiare». Tra le sezioni giovanili sono oltre 50 gli atleti che andrebbero premiati. Ma simbolicamente si premia solo qualcuno. Alcuni atleti che partiranno per Pechino sono stati individuati sui banchi di scuola.
10 dicembre 2021