Hiv, «non abbassare la guardia»

In vista della Giornata mondiale di lotta all’Aids, la sottosegretaria alla Salute Zampa commenta i dati: nel 2018 4,7 nuovi casi per 100mila residenti

«Nonostante si registri una diminuzione di nuove diagnosi di infezione da Hiv, non dobbiamo abbassare la guardia sulla malattia». A parlare, in vista della Giornata mondiale per la lotta all’Aids (World AIDS Day), il 1° dicembre, è la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, commentando i dati dell’Istituto superiore di sanità. «Sono ancora numerosi i passi da compiere per raggiungere la trasmissione zero del virus dell’Hiv nei prossimi anni – le parole di Zampa -. È necessario assicurare un’attenzione costante in termini di prevenzione, anche attraverso attività di comunicazione mirate come, ad esempio, la recente campagna realizzata dal ministero della Salute “Con l’HIV non si scherza, #HIVriguardatutti”.

2.847 le nuove diagnosi di infezione da Hiv nel 2018, pari a 4,7 nuovi casi per 100mila residenti. L’incidenza è diminuita lievemente tra il 2012 e il 2015 e nel 2018 si osserva un’evidente diminuzione dei casi in tutte le regioni. L’incidenza maggiore di infezione da Hiv è nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni e la principale modalità di trasmissione rimane quella dei rapporti sessuali non protetti. «L’Aids e’ purtroppo ancora presente nella popolazione – conclude la sottosegretaria – soprattutto tra i giovani, che spesso non si rendono conto di quanto sia importante proteggersi nei rapporti sessuali e dei rischi di contagio che corrono».

29 novembre 2019