Haiti: rilasciata la nipote di una delle sei suore rapite

Raggiunto dal Sir il vicepresidente della Conferenza episcopale: «Nessun riscatto pagato». Il presule si è offerto per uno scambio. «Non ci hanno fatto sapere niente»

Rilasciata ieri, 22 gennaio, intorno alle 22 – ora locale -, la nipote di una delle sei suore della Congregazione di Sant’Anna rapite il 19 gennaio a Port-au-Prince, la capitale di Haiti. Lo riferisce il Sir, citando le parole del vescovo di Anse-à-Veau-Miragoâne Pierre-André Dumas, vicepresidente della Conferenza episcopale haitiana. La ragazza ha 16 anni, si chiama Kalenji ed era stata rapita insieme alle suore e all’autista da una delle tante gang criminali che seminano violenza e terrore ad Haiti.

«Ieri abbiamo avuto una sorpresa. La ragazza è stata rilasciata non troppo lontana dalla casa dove vivono le religiose  – racconta il vescovo in una intervista -. Ha camminato a piedi fino alla casa ma non ha potuto ancora dare informazioni. Sto aspettando la telefonata delle suore di Sant’Anna per sapere esattamente cosa ha detto. Stiamo facendo tutto con molta discrezione per non mettere a rischio la vita delle suore rapite. Sono insegnanti e devono essere rilasciate per poter continuare ad insegnare ai ragazzi».

Per la liberazione della ragazza, ribadisce il vescovo, «non è stato pagato un riscatto», anche se i rapitori hanno chiesto 3 milioni di euro. «La Chiesa non ha tutti questi soldi e se li avesse deve prendersi cura dei più poveri», sottolinea il presule, che si è offerto per uno scambio di ostaggi, facendosi accompagnare da un prete francese e da una suora di Madre Teresa di Calcutta. «Finora non ci hanno fatto sapere niente, sono in corso trattative», riferisce.

23 gennaio 2024