Guterres: «Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza»

Il segretario generale Onu intervenuto al World economic forum di Davos: «Dall’invasione russa dell’Ucraina, al Sudan e, più recentemente, nella Striscia, le parti in conflitto stanno ignorando il diritto internazionale»

Intervenuto ieri, 17 gennaio, al World economic forum in corso a Davos fino al 19 gennaio, il segretario generale Onu Antonio Guterres ha ribadito il suo appello «per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e per un processo che porti a una pace duratura per israeliani e palestinesi, sulla base di una soluzione a due Stati. Questo – ha detto – è l’unico modo per arginare la sofferenza ed evitare una ricaduta che potrebbe incendiare l’intera regione».

Nelle parole di Guterres, «assistiamo a un’epidemia di impunità in tutto il mondo. Vediamo alcuni Paesi fare tutto il necessario per promuovere i propri interessi a tutti i costi. Dall’invasione russa dell’Ucraina, al Sudan e, più recentemente, a Gaza, le parti in conflitto stanno ignorando il diritto internazionale. Il mondo resta a guardare – ha continuato – mentre i civili, soprattutto donne e bambini, vengono uccisi, mutilati, bombardati, costretti ad abbandonare le loro case e a cui viene negato l’accesso agli aiuti umanitari».

Anche per l’Ucraina, il segretario generale Onu ha chiesto «una pace giusta», secondo la Carta delle Nazioni Unite e «conforme al diritto internazionale». Quindi si è soffermato sul tema delle disuguaglianze nel mondo, citando gli ultimi dati Oxfam e della Banca mondiale, secondo cui ci stiamo dirigendo verso i peggiori 5 anni di crescita degli ultimi 30 anni. Inoltre, «più della metà dei 75 Paesi più poveri del mondo si trovano ad affrontare difficoltà legate al debito. I loro pagamenti di interessi sono quadruplicati negli ultimi anni. Dopo decenni di riduzione della povertà e della fame, i progressi sono rallentati e, in alcuni Paesi, hanno fatto retromarcia. E questo sta alimentando risentimento e rabbia», è l’analisi di Guterres, che si è detto «personalmente scioccato dal sistematico indebolimento di principi e standard che prima davamo per scontati», con «tanti Paesi e aziende che perseguono  i propri interessi ristretti senza alcuna considerazione per il nostro futuro condiviso o il nostro bene comune».

Nell’intervento di Guterres anche il tema dei cambiamenti climatici e quello dell’intelligenza artificiale. «L’eliminazione graduale dei combustibili fossili è essenziale e inevitabile». Il segretario Onu non ha dubbi: «Dobbiamo agire ora per garantire una transizione giusta ed equa verso le energie rinnovabili». L’intelligenza artificiale, ha osservato, potrebbe peggiorare le disuguaglianze nel mondo e portare «gravi conseguenze indesiderate», anche perché “alcune potenti aziende tecnologiche stanno già perseguendo profitti con un chiaro disprezzo per i diritti umani, la privacy personale e l’impatto sociale».

Le divisioni geopolitiche – è la tesi del segretario generale delle Nazioni Unite – «ci impediscono di trovare insieme soluzioni globali per le sfide globali. Non c’è da stupirsi che le persone ovunque stiano perdendo fiducia nei governi, nelle istituzioni e nei sistemi finanziari ed economici». L’invito è allora a «costruire un nuovo ordine globale multipolare con nuove opportunità di leadership e con equilibrio e giustizia nelle relazioni internazionali», vale a dire «un multilateralismo riformato, inclusivo e interconnesso».

18 gennaio 2024