Guerra Ucraina – Russia, Biden: «Approvare aiuti per Kiev. Nato a rischio»

Appello del presidente Usa al Congresso. Dall’inizio della guerra, uccisi 373.600 soldati russi. Il ministro degli Esteri Lavrov: «L’operazione speciale ha reso la Russia più sana»

Mentre proseguono, sul terreno, gli scontri tra Russia e Ucraina, con l’attacco sulla città ucraina nordorientale di Kharkiv e i droni di Kiev intercettati sulle regioni di Mosca e Leningrado – oltre ai 10 missili intercettati su Belgorod -, il presidente americano Joe Biden ha sollecitato il Congresso Usa ad approvare rapidamente i nuovi aiuti per Kiev. In ballo, ha ammonito, c’è anche la sicurezza di Usa e Nato.

Intanto lo stato maggiore delle forze armate ucraine aggiorna la conta dei militari russi uccisi dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022: a ieri, 18 gennaio, sono 373.600, incluse le 780 vittime dell’ultima giornata. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.147 carri armati, 11.410 veicoli corazzati da combattimento, 11.794 veicoli e serbatoi di carburante, 8.835 sistemi di artiglieria, 966 sistemi di razzi a lancio multiplo, 653 sistemi di difesa aerea, 331 aerei, 324 elicotteri, 6.925 droni, 23 imbarcazioni e un sottomarino.

Sempre dagli Stati Uniti, l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) riferisce che proseguono gli sforzi del Cremlino per espandere l’influenza della Russia in Africa, attraverso il ministero della Difesa russo e l’Africa Corps controllato dallo stesso ministero. Stando ai dati della Direzione principale dell’intelligence militare ucraina (Gur), l’esercito russo sta formando squadre di «istruttori militari» da schierare nei Paesi africani, con personale reclutato in Russia e nell’Ucraina occupata, in particolare in Crimea. L’Africa Corps mira a incorporare le operazioni del Gruppo Wagner in Africa, spiegano dal centro studi statunitense, sottolineando che i funzionari russi definiscono abitualmente il personale Wagner presente nel continente «istruttori militari» e «consiglieri», nonostante i loro ruoli di combattimento nella Repubblica Centrafricana e in Mali. Secondo il Gur, la Russia è particolarmente concentrata sul reclutamento di riservisti russi specializzati nella manutenzione dei sistemi di difesa aerea, ex marinai e altri specialisti.

Nella conferenza stampa annuale, ad ampio raggio, tenuta ieri, 18 gennaio, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha parlato dell’«operazione militare speciale» della Russia in Ucraina, spiegando che «ha portato a una certa purificazione della società. Ci ha aiutato ad allontanare le persone che, per un motivo o per l’altro, non sentivano affinità con la Russia, la storia russa e la cultura russa», ha affermato rispondendo a una domanda sulla possibile influenza della guerra sull’esito delle elezioni presidenziali russe. Alcune di queste persone, ha detto, «hanno lasciato il Paese. Altre sono rimaste e ci hanno ripensato». Ma «la stragrande maggioranza della nostra società è rimasta unita, si è mobilitata attorno a un’idea comune», ha assicurato, senza mai utilizzare la parola guerra.

L’«operazione speciale», insomma, «ha reso la società russa più sana». Questa la tesi del capo della diplomazia di Mosca, che è intervenuto anche sulla crisi aperta nel Mar Rosso. «La cosa più importante adesso è fermare l’aggressione contro lo Yemen – ha osservato, come riporta l’agenzia Tass -perché più americani e britannici bombardano e meno gli Houthi desiderano dialogare».

19 gennaio 2024