Guerra Israele – Hamas: la causa davanti alla Corte dell’Aja «si svolga senza ostacoli»

L’appello di ActionAid: «Passo importante nel cammino verso la responsabilità, la giustizia e la costruzione della pace. Fondamentale il rispetto del diritto internazionale»

Riunita all’Aja, l’11 e 12 gennaio, la Corte internazionale di giustizia, sulle presunte violazioni da parte di Israele della Convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio. A mettere in moto le udienze, la denuncia del Sudafrica, secondo cui le azioni e la mancanza di azioni di Israele nei confronti della popolazione palestinese di Gaza, all’indomani degli attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas e di altri gruppi armati, hanno carattere di genocidio.

«Mentre si avvicinano i 100 giorni dallo scoppio del conflitto, rimaniamo sconvolti dalla sconcertante perdita di vite umane e dall’entità della distruzione a Gaza – commentano da ActionAid -. Negli ultimi quattro mesi, abbiamo continuamente chiesto che ogni potenziale crimine di guerra sia indagato a fondo, che tutte le parti siano ritenute responsabili delle loro azioni e che il diritto umanitario internazionale sia rispettato». Per l’organizzazione internazionale, la causa davanti alla Corte internazionale di giustizia «segna un passo importante nel cammino verso la responsabilità, la giustizia e la costruzione della pace. È fondamentale che questo processo si svolga senza ostacoli e nel pieno rispetto del diritto internazionale».

Di qui la richiesta «a tutti i governi» di «rispettare il processo e l’indipendenza della Corte» e di «sostenere e attenersi a qualsiasi decisione presa dalla Corte, compresa l’attuazione di misure provvisorie». ActionAid continua a chiedere «un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, che è l’unico modo per prevenire ulteriori morti e garantire che un numero sufficiente di aiuti salvavita possa entrare a Gaza e raggiungere coloro la cui vita dipende da essi».

12 gennaio 2024