Guerra Israele – Hamas: appello interreligioso per il cessate il fuoco

A lanciarlo, Servizio dei Gesuiti per i rifugiati e Comunità religiosa islamica italiana, «nel rispetto della Quaresima, del Ramadan e di Pesach». Chiesto il rilascio degli ostaggi

Arriva dal Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (Jrs) e dalla Comunità religiosa islamica italiana (Coreis) un appello interreligioso per il cessate il fuoco. «Mentre i cristiani osservano la Quaresima e i musulmani si preparano a onorare il mese di Ramadan – si legge nel testo, diffuso oggi, 12 marzo -, il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (Jrs) si unisce alla Comunità religiosa islamica italiana (Coreis) nel sollecitare un radicale ritorno agli insegnamenti fondanti delle nostre rispettive religioni, le quali esortano ad amare l’unità al di sopra delle divisioni, nel rispetto delle differenze, e a portare costante dignità per la vita di ogni persona».

In concreto, Gesuiti e comunità islamica chiedono «un immediato cessate il fuoco a Gaza» e «l’incondizionata liberazione di tutti gli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023 in Israele. Durante questo tempo di preghiera e digiuno – proseguono -, ci appelliamo ai credenti e a tutti coloro che si dispongono al bene per sostenere l’umanità condivisa che è tanto cara alle nostre fedi e in particolar modo per moltiplicare gli sforzi per l’ottenimento di una immediata e definitiva fine delle violenze di ogni genere a Gaza che permetta a Ebrei, Cristiani e Musulmani di vivere pienamente il beneficio sacro della Quaresima e di Ramadan e delle festività religiose di Eid al-fitr, Pasqua e Pesach».

Ancora, Jrs e Coreis sollecitano «tutti gli attori politici, governi e altre realtà, a supportare attivamente un cessate il fuoco e l’apertura di tali spazi per coloro che sono in grado di immaginare, oggi, un futuro non violento».

L’appello è sottoscritto dal gesuita Michael Schopf, direttore Jrs International; dall’imam Yahya Pallavicini, vicepresidente Coreis; da padre Daniel Corrou, direttore Jrs Middle East, e dal vicepresidente Coreis Abd al-Haqq Guiderdoni.

12 marzo 2024