Guerra in Ucraina, Parolin: «Sperare contro ogni speranza»

Il segretario di Stato vaticano intervenuto a margine della presentazione del libro su La Pira, in Senato. «Per ora non vedo spiragli positivi: oggi non si vedono sviluppi»

A margine della presentazione, in Senato, del libro “Giorgio La Pira: i capitoli di una vita”, di Giovanni Pinoso e Claudio Turrini, il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin è intervenuto sulla guerra in corso in Ucraina. Lo ha fatto rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, ai quali ha ribadito che «dobbiamo sperare contro ogni speranza, anche se  – ha aggiunto – per ora non vedo spiragli positivi».

Il porporato lo ha spiegato con chiarezza: «Credo che tutti gli uomini di buona volontà non possano far altro che auspicare il dialogo e la pace, ma attualmente non credo ci siano molte condizioni, dobbiamo sperare contro ogni speranza. Oggi non si vedono sviluppi». Quanto al lavoro diplomatico, ha ribadito che «la Santa Sede, fin dall’inizio, sta facendo di tutto, promuovendo tutte le iniziative che possiamo. Tuttavia non c’è niente di magico: dipende dalla volontà delle parti mettere fine al conflitto». Quindi ha rinnovato la disponibilità della Santa Sede all’opera di mediazione tra le parti: «Siamo disponibili, credo che il Vaticano sia il terreno adatto. Abbiamo cercato di offrire possibilità di incontro con tutti e di mantenere un equilibrio. Offriamo uno spazio in cui le parti possano incontrarsi e avviare un dialogo. Sta a loro individuare la metodologia di lavoro e i contenuti».

Da ultimo, interpellato sulle lacrime di Papa Francesco quando ha pregato per l’Ucraina l’8 dicembre in piazza di Spagna, ha affermato: «Certamente è stato un gesto molto forte, ho sentito tantissime persone che sono state molto colpite. Speriamo che possa far breccia: le lacrime possono sciogliere anche i cuori più induriti».

12 dicembre 2022