Guerra in Ucraina: bombardato un centro umanitario

La denuncia degli operatori di Operazione Colomba (Papa Giovanni XXIII): colpita a Kherson la Casa della Cultura, usata come punto di raccolta e distribuzione degli aiuti

«È stato un bombardamento deliberato». Alberto Capannini di Operazione Colomba – il corpo di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII – non ha dubbi: le bombe che nella notte tra 18 e 19 luglio hanno colpito la Casa della Cultura di Kherson, nel distretto di Korabelnyi, non sono state un caso. L’edificio era utilizzato dalla Chiesa evangelica localee come centro di raccolta e distribuzione di aiuti umanitari. L’incendio divampato all’interno ha distrutto interamente il secondo piano e altri locali utilizzati dalla comunità locale come magazzini per raccogliere aiuti indirizzati alla popolazione. Non risultano vittime.

Pochi giorni fa anche i volontari di Operazione Colomba erano stati lì per portare aiuti umanitari. «La casa bombardata – riferisce Capannini – era il punto di riferimento per la gente rimasta in città, già provata dalla recente inondazione causata dalla distruzione della diga Kakhovka. Qui portavamo i boccioni di acqua potabile, vestiti, generi alimentari. I russi lo sapevano benissimo, dato che la linea del fronte è segnata dal fiume Dnipro che bagna la cittadina. È stato bombardato un luogo di preghiera e di distribuzione di acqua e cibo – conclude -. Un obiettivo inequivocabilmente civile».

19 luglio 2023