“Guerra di parole”, match di retorica a Regina Coeli

Il 6 maggio nel carcere di via della Lungara il confronto dialettico tra detenuti e studenti di Tor Vergata, organizzato dall’associazione PerLaRe

Il 6 maggio nel carcere di via della Lungara il confronto dialettico tra detenuti e studenti di Tor Vergata, organizzato per il secondo anno dall’associazione PerLaRe

Un confronto dialettico tra una squadra di detenuti della casa circondariale di Regina Coeli e un gruppo di studenti di Tor Vergata. L’evento, che si chiama #GuerradiParole, si terrà nel carcere di via della Lungara il prossimo 6 maggio. A organizzarlo, PerLaRe (associazione Per La Retorica), insieme alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, alla casa circondariale di Regina Coeli e all’Università di Tor Vergata, con il sostegno di Toyota Motor Italia in qualità di sponsor e il patrocinio della Regione Lazio. «Il confronto dialettico – spiega Flavia Trupia, presidente di PerLaRe – ha l’obiettivo di premiare la squadra maggiormente in grado di difendere la propria tesi con argomentazioni credibili, senza perdere la calma, sbraitare o insultare. Un sofisticato esercizio di auto–controllo e di civiltà, che consiste nell’affermare le proprie ragioni solo con lo strumento pacifico della parola».

Le due squadre sono chiamate a sostenere posizioni opposte che riguardano uno stesso argomento di attualità, che quest’anno è quello della “post verità”, ovvero fino a che punto è giusto e utile omettere verità, dire mezze verità o dire bugie nel dibattito pubblico, al fine di ottenere ragione o attivare il consenso. #GuerradiParole si svolge in due round di 20 minuti ciascuno. Allo scadere del round le posizioni da sostenere si invertono. «L’evento, giunto alla sua seconda edizione – afferma ancora Trupia – ha l’obiettivo di preparare i partecipanti ad affrontare la vita e il lavoro, contesti in cui è inevitabile confrontarsi con opinioni diverse. E, in queste occasioni, saper usare lo strumento della parola può fare la differenza».

Tra i partecipanti al match ci sono diverse persone molto motivate: Luca è laureato in medicina e sta seguendo un master di specializzazione a Tor Vergata, è un ragazzo con sordità e sarà affidato a lui uno degli appelli prima della disputa. Tra i detenuti invece c’è Gonzalo, musicista e ballerino di origini cubane che si è appassionato agli incontri preparatori, così come Osvaldo, un signore attempato che dimostra una grande passione per questa iniziativa. «Per loro – aggiunge Trupia – è un’occasione di vivere momenti costruttivi in un periodo doloroso come la detenzione, spesso in attesa di giudizio».

#GuerradiParole sarà giudicata da una giuria composta dall’amministratore delegato di Toyota Motor Italia Andrea Carlucci, dai giornalisti Filippo Ceccarelli e Alberto Matano, dall’attrice Isabella Ragonese, dal direttore di Radio Radicale Alessio Falconio, dalla linguista Valeria Della Valle e dall’avvocato penalista Bartolomeo Giordano.

2 maggio 2017