Grecia, iniziate le deportazioni di migranti verso la Turchia

A seguito dell’accordo tra l’Ue e Ancara, sono iniziati i rinvii. Amnesty International: «I diritti dei rifugiati non vengono rispettati»

A seguito dell’accordo tra l’Ue e Ancara, sono iniziati i rinvii. Amnesty International: «I diritti dei rifugiati non vengono rispettati» 

Sono partiti nella mattinata di lunedì 4 aprile. I primi rinvii nell’ambito dell’accordo tra Unione europea e Turchia sono avvenuti tra pesanti misure di sicurezza; 202 profughi sono stati scortati su due piccoli traghetti dai funzionari dell’agenzia europea di protezione delle frontiere Frontex. Circa 4000 immigrati sono trattenuti sull’isola di Lesbo dall’entrata in vigore dell’accordo tra Bruxelles e Ancara.

Contro le deportazioni pianificate si sono
scagliati gli abitanti della vicina isola di Chio. È dovuta intervenire la polizia in assetto antisommossa. Nelle stesse ore è arrivato in Germania, ad Hannover, il primo gruppo di rifugiati siriani partito dalla Turchia per essere ricollocato in Europa. Sempre nella giornata di oggi, 4 aprile, è atteso in Germania un altro gruppo di 25 siriani.

Dall’entrata in vigore il 20 marzo dell’accordo tra Bruxelles e la Turchia, circa 4.000 immigrati sono stati trattenuti sulle isole greche. «Questo è il primo giorno di tempi molto duri per i diritti dei rifugiati. Nonostante le gravi lacune legali e la mancanza di un’adeguata protezione in Turchia, l’Ue sta andando avanti in un accordo pericoloso», afferma Giorgos Kosmopoulos di Amnesty International in Grecia.

La scorsa settimana, il rappresentante
speciale del segretariato generale dell’Onu, Peter Sutherland, ha ribadito che la deportazione di migranti e rifugiati senza considerare prima le loro richieste di asilo rappresenta una violazione del diritto internazionale.

 

4 aprile 2016