Gmg di Lisbona: «Ascoltate le voci dei giovani ucraini»

L’appello dell’arcivescovo maggiore di Kiev Shevchuk: »«Desiderano oggi comunicare a tutta la Chiesa cattolica ciò che significa essere cristiani in tempi di guerra

«In un’epoca in cui essere cristiani rappresenta una vera sfida e, a volte significa andare controcorrente rispetto a una cultura secolarizzata che respinge i valori cristiani, la Giornata mondiale della gioventù diviene un momento di rafforzamento reciproco, di condivisione di esperienze di fede e di guarigione delle ferite che giovani ragazze e ragazzi portano nel cuore e nell’anima». Ad affermarlo è l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel suo messaggio settimanale nel quale parla della partecipazione di una delegazione di giovani dell’Ucraina alla Gmg di Lisbona (1-6 agosto). Il presule ricorda anche le 76 settimane di guerra già trascorse per l’Ucraina, i missili russi che minacciano città e villaggi, le giovani donne e i giovani uomini che difendono la patria, la distruzione della cattedrale della Trasfigurazione a Odessa.

Oggi, aggiunge ancora Shevchuk, «desideriamo nuovamente ribadire con forza: l’Ucraina resiste! L’Ucraina combatte! L’Ucraina prega!», e sottolinea come la Chiesa stia dedicando un’attenzione speciale, attraverso la preghiera e il supporto pastorale, ai giovani che devono sopportare maggiormente il fardello della guerra, difendendo la patria e aiutando coloro che hanno bisogno di assistenza. «I giovani ucraini che partecipano a questa edizione della Giornata mondiale della gioventù vivranno un’esperienza davvero straordinaria», sono ancora le parole del presule, che ricorda la visita del cardinale Américo Aguiar in Ucraina con le sue dichiarazioni in merito al desiderio della Chiesa di ascoltare i giovani.

«I giovani ucraini hanno qualcosa di importante da dire, desiderano parlare ai loro coetanei, alla Chiesa cattolica e al mondo intero. I giovani ucraini vogliono essere ascoltati, vogliono parlare del dolore e delle perdite che gli ucraini stanno vivendo oggi. I giovani ucraini desiderano oggi comunicare a tutta la Chiesa cattolica ciò che significa essere cristiani in tempi di guerra – è il messaggio dell’arcivescovo maggiore -. Tuttavia, i giovani ucraini vogliono anche essere veramente sentiti e ascoltati. La condivisione del dolore e delle sfide affrontate dai nostri giovani sarà un prezioso momento di guarigione per le ferite».

L’appello di Shevchuk è per l’opinione pubblica mondiale e per la Chiesa universale: «Ascoltate con attenzione la voce dei giovani ucraini e abbracciate quelle ragazze e quei ragazzi che portano nel cuore e nel corpo le ferite della guerra. Che la Giornata mondiale della gioventù – prosegue – sia un momento solenne in cui diciamo “no” all’aggressione russa e condanniamo fermamente l’uccisione di civili innocenti in Ucraina. Che questo evento sia un momento di preghiera per i bambini rapiti, e anche un’occasione in cui chiediamo insieme a Dio una pace giusta per l’Ucraina e per l’intero mondo».

1° agosto 2023