Gli studenti “raccontano” i rifugiati, con il Centro Astalli

Premiati i vincitori dei concorsi letterari rivolti agli alunni delle scuole secondarie di I e II grado. Oltre 200 i racconti inviati, nell’ambito dei progetti in 150 istituti

Sono stati premiati questa mattina, 23 ottobre, con zaini pieni di libri offerti dal Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura, perché il cammino della solidarietà e dell’accoglienza per la costruzione di un mondo di pace è fatto di conoscenza dell’altro. Si tratta degli studenti vincitori della IX edizione di “Scriviamo a colori” e della XVII edizione di “La scrittura non va in esilio”, i concorsi letterari promossi dal Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati-Jrs, e rivolti rispettivamente alle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

«Quella di questa mattina vuole essere una festa – ha detto nel suo saluto iniziale padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro, aprendo l’evento che ha avuto luogo nell’Auditorium dell’Istituto Massimiliano Massimo, nel quartiere Eur -. Quando si parla di rifugiati nel nostro Paese si pensa a un problema mentre noi vogliamo fare festa per dire che si può vivere insieme, pur con culture e religioni diverse» poiché «la diversità è una ricchezza». Anche padre Nicola Bordogna, direttore generale dell’Istituto che ha ospitato la cerimonia di premiazione condotta dal giornalista Rai Giovanni Anversa, ha ricordato il monito di «padre Pedro Arrupe, il generale della Compagnia di Gesù che volle il servizio per i rifugiati, invitando i fratelli Gesuiti a formare uomini e donne “per” gli altri».

Partono proprio da un’attenta osservazione della realtà attuale e dell’altro, non banalmente definito soltanto diverso ma colto e conosciuto nella sua specificità, gli spunti di speranza offerti dai racconti che hanno conquistato il podio. Sono stati oltre 200 i racconti inviati negli scorsi mesi per partecipare ai concorsi promossi dal Centro Astalli nell’ambito dei progetti didattici “Finestre-Storie di rifugiati” e “Incontri-Percorsi di dialogo interreligioso”, attraverso i quali rifugiati e fedeli di altre religioni incontrano ogni anno più di 25mila studenti di oltre 150 istituti italiani.

Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, il vincitore Tommaso De Feo, dell’Istituto comprensivo Francesco Cilea, ha scritto de “ll romano filippino”, nativo di Ostia e romano «come me, con le mie stesse passioni: dalla carbonara alla Roma», ha spiegato. Il secondo posto è stato conquistato da Anita, dell’Istituto comprensivo Parco della Vittoria, che ha usato la metafora del «mare, che dà e che toglie», per raccontare di chi «attraverso il mare trova una fuga ma rinuncia anche ai propri sogni, a volte». Infine, l’ultimo premio, assegnato ex aequo a Sara Mazzaro, dell’Istituto Umberto Nobile di Ciampino, che con il suo racconto ha rivolto a ciascuno «un invito a splendere, cioè a mostrarsi per come si è, diffondendo la nostra luce di cui il mondo ha bisogno», e a Valeria, dell’Istituto comprensivo Francesco Cilea, che con il suo racconto ha provato a mettersi «nei panni di una ragazza afghana, con le sue emozioni di rabbia e paura ma anche di speranza».

Gli oltre 800 studenti presenti in sala e provenienti dalle scuole di oltre 15 città italiane hanno poi applaudito ai vincitori delle scuole secondarie di secondo grado e in particolare al lavoro di Lucrezia Monteleone, studentessa del Liceo scientifico statale Vito Volterra di Ciampino. È lei l’autrice del racconto primo classificato “La storia di Khadi”, che l’illustratore Mauro Biani ha trasformato in una graphic novel, pubblicata dal Centro Astalli. Alexandra Joana, Angelica, Gabriele e Karim Mohamed sono risultati invece i vincitori del concorso di poesie “Versi diversi. La poetica della pluralità”. A premiare gli studenti anche la scrittrice Melania Mazzucco, che ha riconosciuto «nella capacità di immedesimarsi nell’altro la quint’essenza dell’arte» e che ha invitato i ragazzi a «cercare e trovare il libro che parla a voi».

L’evento, animato dagli interventi musicali di Valerio Billeri e dalla performance dei Bhangra Brothers, è stato anche l’occasione per consegnare il riconoscimento di “Scuola amica dei rifugiati” a 16 istituti che nel corso dell’anno scolastico passato hanno promosso tra gli studenti la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di cittadinanza attiva con l’obiettivo di creare una società più giusta, più aperta e più accogliente.

23 ottobre 2023