Gli Open day del Campus Bio-Medico

Appuntamento l’8 e il 9 luglio. Le novità: il corso in Odontoiatria e in Scienze infermieristiche e ostetriche, con i test di ingresso. Aperte le iscrizioni per Food design

Sono in programma per oggi, 8 luglio, e domani, dalle 16, i due Open day dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, nella riserva naturale di Decima Malafede, che con l’attivazione dei tre nuovi corsi di laurea magistrale nell’anno accademico 2024-2025 porta la propria offerta formativa a un totale di 16 corsi di laurea. Le novità: il corso in Odontoiatria e protesi dentaria – che verrà presentato in occasione del convegno “Odontoiatria e protesi dentaria: quali competenze e professionalità oggi e domani?”, in calendario il 12 luglio – e quello di Scienze infermieristiche e ostetriche, entrambi in fase di accreditamento al Miur e a numero chiuso con test di ammissione fissati per il 23 settembre (odontoiatria) e il 4 ottobre (infermieristica).

Ancora, si aggiorna il corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari e food design per il quale le iscrizioni sono aperte, con un’offerta sempre più in linea con le esigenze emergenti del comparto agroalimentare e che si avvale di docenti esperti di tecnologia alimentare, chimica degli alimenti e microbiologia oltre che di professionisti del mondo delle imprese alimentari per «offrire competenze aggiornate anche sugli aspetti normativi, regolatori, di bioeconomia, marketing, sensori e intelligenza artificiale».

A illustrare le peculiarità, oltre che l’attualità del percorso biennale i cui laureati «avranno competenze specifiche per contribuire alla creazione e alla progettazione di prodotti alimentari distintivi che soddisfino non solo l’adeguatezza nutrizionale, ma anche le proprietà sensoriali e la sostenibilità ambientale, economica e sociale», è Marcella Trombetta, preside della facoltà di Scienze e tecnologie per lo sviluppo sostenibile e one health. «Serve una progettazione di alimenti nuovi – spiega la preside -; si pensi a quelli di quinta gamma ossia cotti, confezionati e pronti al consumo, sfruttando la tecnologia alimentare in modo virtuoso». Si tratta cioè di lavorare «in un’ottica di economia circolare e di sostenibilità, e quindi etica – continua -, riducendo gli sprechi e soddisfacendo al contempo le richieste nutrizionali, guardando dunque alla salute non solo in senso patologico ma anche di benessere ».

La dimensione etica risulta centrale anche nei due nuovi corsi legati all’area prettamente sanitaria, laddove l’obiettivo primario è «formare dei professionisti in grado di interagire con la persona», dotati cioè di «una visione globale della salute umana», come sottolinea Vincenzo Di Lazzaro, preside della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus. «L’odontoiatra è un professionista imprenditore di sé stesso, che opera privatamente più che in ambito ospedaliero – dice il preside -, e pertanto sarà importante offrire anche delle competenze di tipo gestionale». Per quanto riguarda invece i laureati in Scienze infermieristiche e ostetriche, «saranno chiamati ad avere sempre più un ruolo autonomo di leadership – continua Di Lazzaro -. Basti pensare che ci sono reparti a totale direzione infermieristica». Il medico sottolinea quindi «l’importanza di valorizzare questa figura professionale», alla luce del «sempre maggiore numero di persone con patologie croniche, con necessità di questo tipo di supporto», e del ruolo centrale degli infermieri nelle strutture per le cure palliative e per quelle domiciliari.

8 luglio 2024