Gli chef con Caritas italiana a favore della filiera etica in agricoltura

Partita la campagna “Conosci la sua storia?”, per promuovere il valore del cibo e il rispetto di chi lo produce. Protagonisti: Cristina Bowerman, Roy Caceres, Ciccio Sultano e Andrea Incerti Vezzani

C’è il tema dello sfruttamento lavorativo in agricoltura al centro della campagna “Conosci la sua storia?”, che ha preso il via ieri, 14 luglio. Un’iniziativa nata nell’ambito del progetto Presidio di Caritas italiana, che dal 2014 costruisce azioni per intervenire sul tema, a tutela dei lavoratori in stato di bisogno. «Grazie a loro, i prodotti della terra arrivano ogni giorno sulle nostre tavole, ma troppo spesso non ne conosciamo la storia», ricordano dall’Ufficio politiche migratorie e protezione internazionale di Caritas italiana.

Per migliorare la conoscenza e la percezione dell’opinione pubblica italiana sulle tante distorsioni della filiera agro alimentare – dove si registrano fenomeni di irregolarità lavorativa -, l’organismo pastorale ha coinvolto nell’iniziativa alcuni tra i più noti chef italiani, da Cristina Bowerman a Roy Caceres, da Ciccio Sultano ad Andrea Incerti Vezzani, tutti impegnati, a vario titolo, in attività di sensibilizzazione a favore delle persone più vulnerabili. L’obiettivo: promuovere il valore del cibo e il rispetto di chi lo produce. Gli chef hanno contribuito gratuitamente alla campagna attraverso la realizzazione di video ricette in cui si utilizzano prodotti della terra, tipici delle regioni in cui operano alcuni dei Presidi di Caritas italiana: Piemonte, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.

«È necessario favorire una cultura del rispetto del cibo e del lavoro. Solo in questo modo si potrà garantire la costruzione di un sistema diffuso di legalità e giustizia», sono le parole del direttore di Caritas italiana don Francesco Soddu. Di qui l’idea al cuore della campagna – nata da un’idea del Presidio Caritas Caserta e del Laboratorio artistico “Kalifoo Ground” -: evidenziare la storia e i racconti dei territori dove si producono le materie prime, la passione dei tanti produttori e dei lavoratori, la valorizzazione del lavoro agricolo e della fatica che comporta, ma anche le degenerazioni della filiera agroalimentare, causate dalle logiche del mercato e del consumismo senza etica.

15 luglio 2021