Gli auguri della Chiesa di Roma a Francesco nel V anniversario

Il messaggio del vicario De Donatis a 5 anni dall’elezione al soglio pontificio. «Da quel giorno è cominciata un’appassionante storia d’amore tra il vescovo ed il Popolo di Dio per l’evangelizzazione della città»

«Quel giorno di cinque anni fa, con l’elezione al soglio pontificio, il Signore Le ha affidato la Chiesa di Roma, Le ha chiesto di prendersene cura a immagine del vignaiolo che teneramente si dà premura per la sua vigna: una responsabilità nel contempo immensa e meravigliosa, accompagnata dall’indispensabile aiuto di Dio e dalla preghiera che la Sua diocesi non le ha fatto mai mancare». Inizia così il messaggio indirizzato a Francesco a nome della Chiesa di Roma dal suo vicario monsignor Angelo De Donatis nel quinto anniversario dell’elezione al soglio pontificio, il 13 marzo 2013.

«Da quel giorno – scrive De Donatis – è cominciata una appassionante storia d’amore: un cammino di fratellanza e di fiducia reciproca tra il vescovo ed il Popolo di Dio per l’evangelizzazione della nostra città. Un percorso che L’ha vista sposo e padre innanzitutto dei poveri e degli emarginati». L’arcivescovo ricorda l’impegno delle parrocchie romane, «per suo desiderio», nell’accoglienza degli immigrati, nel soccorso ai più deboli e sofferenti, «manifestando in modo sempre maggiore quella “pietas” propria di questa Chiesa che presiede nella Carità». In questa direzione, osserva ancora il vicario, «spesso ha spronato i suoi sacerdoti a essere vicini alle esigenze dei fedeli, a essere “pastori con l’odore delle pecore”, a uscire verso le periferie esistenziali, a dare sempre testimonianza della Misericordia di Dio».

Nel messaggio anche il ricordo della celebrazione del Giubileo della Misericordia: «Un anno di grazia alla riscoperta dell’essenzialità della fede, in comunione con migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo; un “tempo forte”, che tuttora – le parole di De Donatis – sta dando nuovo slancio all’attenzione della Chiesa di Roma in particolare verso le famiglie e i giovani».

A nome della diocesi di Roma, conclude l’arcivescovo vicario, «ringrazio il Signore per il dono della sua vocazione, che affidiamo in particolare alla Madonna, Salus Populi Romani, affinché continui ad essere una guida feconda per tutti noi nella sequela del Signore».

14 marzo 2018