Nata a Roma nel 1968 dall’impegno di un gruppo di giovani, nell’arco di mezzo secolo la Comunità di Sant’Egidio «è diventata un ampio movimento di laici che ha riunito migliaia di fedeli in Italia, in altri Paesi europei e in tutto il mondo. Come il granello di senape della parabola evangelica, è diventata un bellissimo albero, fra i cui rami si annidano tanti bisognosi». Sono le parole indirizzate dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, ad Andrea Riccardi e alla Comunità di Sant’Egidio nel 50° anniversario dalla fondazione, che sarà celebrato sabato 10 febbraio alle 17.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, con una solenne liturgia eucaristica presieduta dal cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Hilarion ha ricordato come «da molti anni la Comunità di Sant’Egidio sta sviluppando i rapporti di proficua collaborazione con la Chiesa ortodossa russa. Questa collaborazione riguarda, innanzitutto, campi come il servizio caritativo cristiano e la protezione dei valori tradizionali nella società di oggi. Una delle priorità per la Comunità è sempre stata la pacificazione – si legge nella lettera -. Grazie agli sforzi del movimento è stato possibile raggiungere la pace in Mozambico dopo tanti anni di guerra civile». Ancora, nelle parole del metropolita anche il ricordo dell’incontro interreligioso di preghiera per la pace, a cui prendono parte rappresentanti delle Chiese cristiane, delle religioni non cristiane, delle organizzazioni internazionali, del mondo politico e culturale, organizzato annualmente a partire dal 1986. «Ogni anno – scrive Hilarion – il Patriarcato di Mosca manda una delegazione rappresentativa a questo incontro. La collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio e il Patriarcato di Mosca ha dato tanti buoni frutti sia nell’ambito del dialogo ortodosso-cattolico sia in vari campi della testimonianza degli ideali evangelici alla società contemporanea».

Da ultimo, il messaggio si chiude con l’invocazione della benedizione di Dio sulla Comunità e l’augurio dell’«aiuto di Dio nella realizzazione della missione dell’attiva carità cristiana, di cui oggi il mondo ha così tanto bisogno».

2 febbraio 2018