Giubileo, Unitalsi: accolti 50mila pellegrini disabili

Atonio Diella, responsabile nazionale: «Grazie ai nostri volontari e ai ragazzi del servizio civile che hanno accolto così tante persone»

Atonio Diella, responsabile nazionale: «Grazie ai nostri volontari e ai ragazzi del servizio civile che hanno accolto così tante persone» 

Oltre 600 volontari provenienti da 15 regioni italiane, più di 50mila pellegrini disabili e malati accolti, 4200 carrozzine consegnate, 450 trasporti speciali effettuati con 6 mezzi dell’associazione. Sono i numeri del Giubileo della Misericordia vissuto dall’Unitalsi. Due le postazioni di accoglienza in prossimità di piazza San Pietro: il gazebo di piazza dell’Uffizio e il punto organizzato vicino all’Auditorium della Conciliazione, dove hanno operato ragazzi del servizio civil Untalsi, accogliendo oltre 5mila pellegrini (2mila dall’Italia e 3mila dal resto del mondo).

«È stato un anno impegnativo – dichiara Antonio Diella, presidente nazionale Unitalsi – che ci ha visto moltiplicare i nostri sforzi per essere accanto agli ammalati e ai disabili arrivati a Roma dall’Italia e dal mondo. Il Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia è stato anche l’occasione per toccare con mano il grande cuore dei nostri volontari che si sono confermati straordinari messaggeri di misericordia accanto ai più fragili. Un ringraziamento speciale va a loro e ai ragazzi del servizio civile che ogni giorno hanno saputo rispondere con professionalità, amore e disponibilità alle richieste delle migliaia di pellegrini che si sono rivolti ai punti accoglienza e al numero verde dell’Unialsi».

«Desidero rivolgere – aggiunge Alessandro Pinna, responsabile nazionale Unitalsi per il Giubileo – un ringraziamento speciale a tutte le autorità ecclesiastiche e civili che sono state coinvolte nell’organizzazione e nella gestione del Giubileo. Con tutti si è instaurato un clima di perfetta sinergia e collaborazione che ha permesso di ottimizzare il lavoro di ciascuno nell’interesse della buona riuscita di ogni evento. Il nostro impegno comunque non si esaurisce con l’Anno Santo, ma proseguirà per ogni udienza, Angelus o evento che vedrà protagonista Papa Francesco».

 

18 novembre 2016