Giubileo, il traguardo dei primi 100 giorni

Quasi 3 milioni di pellegrini solo a San Pietro. Il prefetto Gabrielli: nessun allarme concreto sulla sicurezza. «Gratitudine» dell’arcivescovo Fisichella

Quasi 3 milioni di pellegrini solo a San Pietro. Il prefetto Gabrielli: nessun allarme concreto sulla sicurezza. La «gratitudine» dell’arcivescovo Fisichella

«Un evento straordinario gestito con poteri ordinari». Il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha definito così il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, giunto ormai al traguardo dei 100 giorni. Giubileo che fino all’11 marzo ha portato solo nella zona di San Pietro 2.802.000 pellegrini. A fornire i numeri di questa prima tranche dell’Anno Santo è stato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione. L’occasione: la conferenza stampa nel Press Point del Giubileo, in via dei Penitenzieri. «Ancora non riusciamo a quantificare la presenza nelle altre basiliche», ha specificato. Quello che è certo, ha specificato ancora il prefetto, è che dei quasi 3 milioni di pellegrini che hanno transitato per la zona di San Pietro «circa un milione e mezzo sono giunti a Roma per gli eventi».

Nelle parole di Fisichella, anzitutto «ringraziamento e gratitudine», perché «tutto si sta svolgendo in un clima di sicurezza che dà ai pellegrini che vengono la serenità per poter svolgere i momenti di preghiera». In sintonia con quanto chiesto da Francesco nella Bolla di indizione. L’arcivescovo ha messo in guardia dalla tentazione di fare bilanci: «La valutazione totale – ha avvertito – si farà a partire dal 20 novembre». I numeri, però, «vogliono dire qualcosa». Ha parlato di una «notevole e consistente presenza di pellegrini nella città di Roma e in modo particolare nella zona di San Pietro», nonostante le vicende internazionali «che hanno contribuito non poco a rafforzare le misure di sicurezza», e ha rinnovato l’invito ai gruppi a «iscriversi nel nostro centro di accoglienza» e a tutti i pellegrini «per la partecipazione ai grandi eventi». Tra quelli imminenti, la Domenica delle Palme, Pasqua e la domenica della Divina Misericordia, per la quale sono attese nella Capitale circa 150mila persone. Significativa la partecipazione dei volontari: 800, finora, arrivati da ogni parte del mondo. «Tra di loro tanti giovani e pensionati».

A questi vanno aggiunti i 750 ragazzi in servizio civile, di cui 308 nelle aree giubilari intorno a San Pietro, i tirocinanti delle università romane Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre. Ma soprattutto va ricordato, ha sottolineato il prefetto, «l’ingente impegno delle forze di polizia in tutta la Capitale», attraverso le misure antiterrorismo ma anche nel contrasto alla criminalità ordinaria. 3.579, in particolare, le unità per l’ordine pubblico impegnate nelle aree giubilari intorno a San Pietro, con la presenza di artificieri e di unità cinofile, oltre ai vigili del fuoco. Tra gli obiettivi raggiunti ricordati da Gabrielli, l’utilizzo del sistema radio “Tetra”, messo a disposizione dalla polizia locale di Roma Capitale, come strumento di comunicazione tra tutte le forze operative sugli scenari degli eventi, per il miglioramento del piano di deflusso da piazza San Pietro. Forze rappresentate, in conferenza stampa dai comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno assistito insieme al Questore di Roma e al vice prefetto Nando Santoriello, responsabile della segreteria tecnica del Giubileo.

In aggiunta agli strumenti di comunicazione già lanciati nei mesi scorsi, come il portale, le app e i profili social, dalla prossima settimana, ha annunciato ancora Gabrielli, sarà avviata la fase operativa del progetto “Big Data”, che prevede un sistema di previsione dei flussi a 4 ore, fondato su un algoritmo che tiene conto dei dati assunti dalle celle telefoniche, delineando “mappe di calore” che danno l’immediata fotografia della consistenza delle presenze in un dato luogo e in una data occasione. La fase successiva prevede l’acquisizione delle informazioni attraverso il monitoraggio del cosiddetto “sentiment della rete”, attraverso l’analisi delle principali “parole chiave” connesse al Giubileo sui social network.

Nonostante le 10mila Porta Sante già aperte nelle 2.089 diocesi del pianeta infatti, ha comemntato l’arcivescovo Fisichella, in questo Giubileo diffuso Roma si conferma cuore del cristianesimo: «Qui c’è la Tomba di Pietro dove si viene a professare la fede per poterla vivere in maniera più intensa quando si ritorna poi nelle proprie comunità, nei propri Paesi, nelle proprie associazioni».

Positiva anche l’analisi della Protezione civile di Roma Capitale, che dall’8 dicembre a oggi ha messo in campo 2.250 tra operatori e volontari, impegnati, «su forte impulso del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca», in tutti i luoghi interessati dagli eventi. A tracciare l’analisi è Cristina D’Angelo, direttore dell’ufficio capitolino, che ricorda anche l’allestimento di un camper e di «un posto di comando avanzato posizionato nei pressi della basilica di San Pietro, che ha ospitato anche la segreteria tecnica del Giubileo». D’Angelo riferisce di «una fattiva e sinergica collaborazione» con tutti i rappresentati istituzionali e il personale delle forze dell’ordine impegnati nella gestione e nel coordinamento delle attività, e rivendica la «particolare attenzione» della Protezione civile capitolina per anziani e persone con disabilità. «Proprio in occasione dell’apertura della Porta Santa di San dell’8 dicembre abbiamo inaugurato – ricorda – il Punto Lis, un progetto dedicato alle persone sorde che proseguirà per tutta la durata del Giubileo e anche oltre questo straordinario evento».

16 marzo 2016