Giubileo: Galantino «Fiducia in Gabrielli e sicurezza»

Il prefetto di Roma: «Primo Anno Santo ai tempi dell’Isis. Roma città incattivita». Il segretario della Cei: «Alta la guardia ma mi fido»

Il prefetto di Roma: «Primo Anno Santo ai tempi dell’Isis. Roma città incattivita». Il segretario della Cei: «Alta la guardia ma mi fido»

«È il primo Giubileo ai tempi dell’Isis, mi preoccupa dal punto di vista della sicurezza». Con queste parole il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha lanciato l’allarme a poco meno di due mesi dall’inizio dell’Anno santo della misericordia. «Se vi dicessi che viviamo il Giubileo con la tranquillità e la spensieratezza degli anni che furono – ha continuato Gabrielli con i giornalisti -, vi direi una cosa non vera».

Gabrielli ha anche parlato della mancanza di strumenti normativi per fronteggiare la situazione: «Quando vado a leggere i decreti legislativi su Roma Capitale non trovo la benché minima soluzione ai reali problemi di una città molto arrabbiata, incattivita e esasperata». Ospite del programma domenicale di Lucia Annunziata, “In mezz’ora”, ieri, 18 ottobre, è intervenuto sull’argomento il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino.

«Penso che Gabrielli e tutti coloro che hanno responsabilità della sicurezza vaticana abbiamo ogni strumento per trasformare questa preoccupazione in prevenzione», ha detto il vescovo. «Detto questo però – ha continuato il segretario della Cei – è importante dire che l’Isis o qualunque persona malintenzionata non ha bisogno di aspettare il Giubileo per far sentire la propria voce: basta pensare alla folla che ogni domenica riempie piazza San Pietro». Quanto alla paura dell’Isis, Galantino replica: «Non sono il capo della sicurezza vaticana, e dire “non ho paura” è un po’ eccessivo», perché si tratta sicuramente di «un pericolo forte, non c’è dubbio» ma «mi fido di Gabrielli e di tutta la sicurezza vaticana.

 

19 ottobre 2015