Giubileo al Vaccari, impegno con i disabili

Messa del vescovo Leuzzi all’istituto di viale Angelico. La presidente Saveria Dandini: «Possiamo dire che questo luogo incarna la misericordia»

Messa del vescovo Leuzzi all’istituto di viale Angelico. La presidente Saveria Dandini: «Possiamo dire che questo luogo incarna la misericordia»

Si respira aria di fermento ed emozione al Leonarda Vaccari, istituto per la riabilitazione, l’integrazione e l’inserimento della persona con disabilità, a viale Angelico 22 dove domani, martedì 25 ottobre, sarà celebrato il Giubileo per gli ospiti della struttura. Un Giubileo “intimo” per le famiglie, i disabili, il personale e gli operatori dell’istituto durante il quale saranno anche impartiti i sacramenti della cresima e della prima comunione. Alle 10.30, prima della Messa, tutti attraverseranno la porta del salone del Vaccari, per l’occasione Porta Santa, al seguito del vescovo Lorenzo Leuzzi, ausiliare delegato per la pastorale sanitaria, e di monsignor Andrea Manto, direttore del Centro per la pastorale sanitaria della diocesi di Roma. Durante la celebrazione eucaristica alcuni ragazzi del Vaccari e bambini che frequentano la scuola primaria di I grado annessa all’istituto riceveranno i sacramenti della confermazione e della prima comunione. «Desideravamo davvero tanto celebrare il “nostro” Giubileo prima della chiusura dell’Anno Santo – afferma la presidente dell’Istituto, Saveria Ghia Dandini de Sylva -. Ci avrebbe fatto immenso piacere ricevere per l’occasione la visita del Papa, ma comprendiamo la difficoltà di gestire i tanti impegni quotidiani».

Fondata nel 1936 da Leonarda Vaccari, nonna materna di Saveria Dandini, la struttura ospita persone con disabilità psicofisica: 25 risiedono nella struttura, 12 nella casa famiglia, 90 sono in semi convitto e 90, tra bambini e adolescenti, quotidianamente ricevono cure ambulatoriali dall’attività riabilitativa a quella pedagogico–didattica. Saveria Dandini si dice fiera degli operatori che lavorano nella struttura: «Possiamo dire che questo luogo incarni la misericordia grazie anche al personale che trascorre tutta la giornata con questi ragazzi, con quella gioia di dare che non sempre si trova negli ospedali». Nell’ambito dell’alternanza scuola–lavoro, la novità della riforma scolastica, frequentemente l’istituto ospita studenti che frequentano il terzo e il quarto superiore al liceo delle scienze umane. Per due settimane i ragazzi lavorano negli ambulatori accanto agli operatori. In questi giorni ospita gli studenti del liceo Caetani. «Sono venuti da noi anche due classi da Trieste – prosegue Saveria Dandini -. Abbiamo richieste fino alla fine dell’anno scolastico. È bellissimo vedere come questi adolescenti cambiano il loro modo di vivere, di pensare e anche di rapportarsi alla vita dopo aver trascorso 15 giorni con i nostri ragazzi».

24 ottobre 2016