Giubileo 2025: tra le iniziative, concerti nelle chiese a rassegna al Cinema Delle Province

Presentate dall’arcivescovo Fisichella (dicastero Evangelizzazione) le iniziative della rassegna “Giubileo è cultura”. Attese a Roma anche un’opera di Marc Chagall e due di Salvador Dalì. Una delle due esposizioni si terrà a San Marcello al Corso

Si avvicina a grandi passi l’apertura del Giubileo 2025 e in attesa della bolla di indizione, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo 9 maggio, festa dell’Ascensione, si moltiplicano le iniziative in preparazione all’evento segnato dal motto “Pellegrini di speranza”. In quest’ottica l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, ha presentato gli eventi del 2024 inseriti nella rassegna “Giubileo è cultura”.

«In questi mesi la macchina del Giubileo non si è limitata a verificare lo stato di attuazione dei lavori presenti nei vari cantieri, di cui continuiamo a confidare nella loro piena realizzazione prima dell’inizio dell’Anno Santo – ha detto l’arcivescovo -. Nel mese di maggio pensiamo di rendere pubblico il programma particolareggiato di ogni grande evento. Si è più volte ribadito che il Giubileo possiede anzitutto una profonda valenza spirituale. È su questa dimensione che si concentra il lavoro quotidiano». Ma il dicastero ha sentito «l’esigenza di allargare l’esperienza anche alla dimensione culturale, che per sua natura si estende verso tutti e diventa un vero veicolo di condivisione di valori che precedono la fede. Il progetto ha trovato felice riscontro presso il commissario governativo, il sindaco Gualtieri, e il suo delegato l’ingegnere Botta, e l’Agenzia Giubileo 2025, con l’amministratore delegato Sangiorgio, così da poter diventare un’iniziativa condivisa che viene presentata alla Città di Roma».

Fisichella ha ricordato alcune iniziative già svolte: il progetto del pellegrinaggio “In cammino” attraverso 14 delle principali abbazie d’Europa; i “100 Presepi in Vaticano”, con i presepi realizzati in pieno tempo di guerra, come “Natale a Mariupol”; la rievocazione a Greccio in occasione dell’VIII centenario del primo presepe; l’esposizione di tre opere di El Greco nella chiesa di Sant’Agnese a Piazza Navona; il concerto con l’orchestra I virtuosi di Kiev. Tutte iniziative a ingresso gratuito perché, ha sottolineato l’arcivescovo, «la cultura non ha prezzo».
Per le differenti programmazioni, ha proseguito, «abbiamo pensato a due ulteriori espressioni che intendono caratterizzare i concerti e le mostre. La rassegna musicale si raccoglie alla luce del motto “Armonie di speranza”, pensando di esprimere in questo modo un vero unico concerto che offre sentimenti di speranza. Le mostre saranno all’insegna del motto “I cieli aperti”, per indicare l’orizzonte ampio e trascendente verso cui siamo chiamati con la speranza».

Tre i concerti che segneranno i prossimi mesi. Il primo appuntamento è per domenica 28 aprile alle 17.30 nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola dove verrà eseguito per intero il celebre Messiah di G.F. Handel. Un’opera molto conosciuta ma non sempre realizzata in pienezza. L’opera sarà eseguita dall’Ensemble fiorentina dei Musici del Gran Principe diretta dal maestro Samuele Lastrucci. Il 3 novembre 2024 alle 18 nell’Auditorium Conciliazione sarà protagonista l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’Orchestra diretta dal Maestro Jader Bignamini, direttore musicale della Detroit Symphony Orchestra, eseguirà la Quinta Sinfonia di Dimitri Shostakovich realizzata nel 1937, poco conosciuta al grande pubblico, ma che colpisce per la sua intensa drammaticità. Terzo appuntamento alle 18 del 22 dicembre 2024, ancora a Sant’Ignazio di Loyola, dove la Cappella Sistina, diretta dal maestro Marcos Pavan, si esibirà in diverse composizioni polifoniche di Palestrina, Perosi e Bartolucci. Ma sono molti gli eventi in preparazione: Fisichella ha annunciato un programma a cui sta lavorando l’ambasciata di Francia e analoghe iniziative dell’associazione degli ambasciatori America Latina presso la Santa Sede.

Il vice cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze e delle scienze sociali Dario E. Viganò ha presentato invece la rassegna cinematografica che si terrà dal 14 al 21 aprile presso il Cinema delle Province, nella sala della comunità della parrocchia di Sant’Ippolito, dal titolo “Volti e controvolti della speranza”. Si aprirà con il film di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini “La porta del cielo”, girato nel 1944 in piena occupazione nazifascista a Roma e sparito immediatamente dalle sale, in una copia recentemente restaurata. Le riprese si svolsero nella basilica di San Paolo fuori le Mura e nel processo realizzativo del film, che narra un pellegrinaggio a Loreto, fu coinvolto anche Giovanni Battista Montini. Gli altri film provengono in larga parte dalla stagione cinematografica in corso, selezionati dalla Fondazione Ente dello spettacolo.

Don Alessio Geretti, della diocesi di Udine, esperto d’arte e curatore di numerose mostre, ha infine affermato che «l’arte apre le porte interiori» e ha presentato quattro eventi, a partire dalla nuova edizione di “100 Presepi in Vaticano” che sarà realizzata in collaborazione con il Comune di Roma. Tra novembre e gennaio una mostra dedicata alle icone, in particolare russe, ucraine e siriache, in collaborazione con i Musei Vaticani, nella sagrestia del Borromini a Sant’Agnese in Agone. Poi due eventi dedicati a due grandi artisti controversi ma che hanno riconosciuto il fascino di Cristo: Salvador Dalì e Marc Chagall. In attesa delle ultime conferme, in arrivo nei prossimi giorni, don Geretti si è limitato a dire che saranno esposte un’opera di Chagall, tra novembre e dicembre, e due di Dalì, prima dell’estate, tutte a soggetto cristiano. Una delle esposizioni si terrà nella chiesa di San Marcello al Corso, evidenziando il legame con il veneratissimo Crocifisso. Prevista anche un’iniziativa per i 1.700 anni del Concilio di Nicea, di cui restano molte testimonianze a Roma.

4 aprile 2024