Giovani nel disagio: “DuePassInsieme”, per una Chiesa in uscita

La proposta di un percorso di «promozione umana» per affiancare quei ragazzi che «hanno perso il senso della vita vera», spiega il responsabile don Giovanni Carpentieri. Due itinerari: uno per sacerdoti, religiosi e religiose, l’altro per giovani di parrocchie, associazioni e movimenti

Ci sono giovani per i quali ubriacarsi è normale, drogarsi niente di grave, prostituirsi utile per ricaricare il cellulare. Adolescenti e preadolescenti che non vivono solo nell’estrema periferia, ma frequentano anche le scuole del centro di Roma o dei quartieri «bene», come ha evidenziato il caso delle «baby squillo dei Parioli». O come ha mostrato la recente inchiesta «L’erba del vicino» della trasmissione «Presadiretta» di Riccardo Iacona, andata in onda domenica scorsa su RaiTre.

Sono ragazzi romani come tanti, si possono incontrare al centro commerciale, nei locali, in piazza. Non vanno in parrocchia, ovviamente, ma è la parrocchia che cerca di andare da loro, a cercarli. E lo fa grazie al progetto diocesano DuePassInsieme, portato avanti dall’associazione privata di fedeli FuoriDellaPorta, che lavora da anni nell’ambito del disagio giovanile. «Non possiamo parlare di prima evangelizzazione, ma addirittura di promozione umana – sostiene don Giovanni Carpentieri, responsabile del progetto -, perché questi ragazzi hanno perso il senso della vita vera. Non si tratta di parlare loro di Gesù ma di fare come Gesù, che si prendeva in carico situazioni concrete. In pratica, vogliamo aprire quegli ospedali da campo di cui parla Papa Francesco, e raggiungere le periferie esistenziali. In questi anni abbiamo avuto tanti risultati positivi». Qualcuno ha smesso di drogarsi, qualcuno ha scelto di scontare una condanna ai domiciliari in una comunità di recupero. Ragazzini di 14 o 15 anni, che stanno cercando di ritrovare il senso della propria vita.

DuePassInsieme, forte di un’esperienza di oltre quindici anni sul campo, offre quindi a tutte le parrocchie della diocesi gli strumenti per avvicinarsi agli ambienti aggregativi giovanili. E lo fa tramite corsi di formazione: uno rivolto a sacerdoti, diaconi, religiose e religiosi, per quattro venerdì a partire dal 26 settembre; l’altro per i giovani di parrocchie, movimenti, associazioni e gruppi ecclesiali, dai 20 ai 35 anni di età, al via da sabato 27 (tre mattinate). Il primo è in programma nella sala al terzo piano del Vicariato, il secondo al Pontificio Seminario Maggiore.

«La nostra speranza – confida don Giovanni – è che questa attività pastorale possa in futuro diventare “normale”, come altre attività parrocchiali quali il coro, il teatro, l’oratorio». L’iniziativa è inoltre monitorata e accompagnata da uno sportello informativo e da un tavolo permanente operativo a cui rivolgersi in caso di difficoltà. Tutti coloro che sono interessati a partecipare ai corsi, possono contattare don Giovanni Carpentieri: don.giovanni@inwind.it, 338.1863803.

22 settembre 2014