Giovani e lavoro, al via “Job to go”

Un progetto di Acli e Cisl, in collaborazione con la diocesi, per contrastare la disoccupazione. Coinvolte 10 parrocchie e 10 scuole superiori

Un progetto di Acli e Cisl, in collaborazione con la diocesi, per contrastare la disoccupazione. Coinvolte 10 parrocchie e 10 scuole superiori

Nel 2014 a Roma erano 151mila i giovani “neet” tra i 15 e i 29 anni, vale a dire non impegnati nello studio ma neanche nel lavoro o nella formazione: un esercito in crescita del 6,9% rispetto al 2013. In tutto il Lazio il dato è aumentato del 41,23% dal 2008 al 2014. Nella Capitale, però, cresce l’imprenditoria giovanile che nel 2014 ha registrato un aumento del 2,7%, pari a 1.152 nuove realtà imprenditoriali. I dati sono emersi durante la presentazione di “Job to go. Il lavoro svolta!” un progetto nato per volontà delle Acli e della Cisl di Roma per contrastare la disoccupazione nella Capitale: coinvolge 10 parrocchie e 10 scuole superiori in particolare nelle periferie e vuole dare un concreto contributo al Giubileo della Misericordia. Il progetto è stato presentato ieri sera, giovedì 29 ottobre, nella parrocchia Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca, alla presenza, tra gli altri, del cardinale vicario Agostino Vallini.

«Mi fa male sentir dire di alcuni quartieri: noi siamo periferia – ha detto Vallini -. Il termine periferia corrisponde a criteri urbanistici. Roma siamo noi perché tutti noi facciamo la città piena di vita, affetti, gioia, allegria e speranze. Non esiste la Roma che vale, della gente fortunata e poi la carne da macello. No. Dobbiamo iniziare a credere che la città è una e deve garantire a tutti le stesse condizioni di vita per tutti i quartieri. La città la fa l’uomo. Vi posso dire che io che abito a San Giovanni e per colpa del traffico, dell’aria malsana, dell’andirivieni delle ambulanze dall’ospedale, vivo male. Sono stato a Firenze alcuni giorni fa e sono rimasto impressionato dalla pulizia: ho visto cassonetti puliti, nemmeno una scritta sui muri. Proprio come a San Giovanni» ha aggiunto ironicamente.

Il progetto prenderà il via il 16 novembre e si struttura in tre incontri di tre ore ciascuno. «Vuole essere un’occasione per crescere insieme nella consapevolezza del valore del lavoro per la persona e nella società – ha detto Alberto Sciatore, formatore Cisl -. Si prefigge di facilitare l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro attraverso strumenti concreti». “Job to go” infatti intende stimolare la curiosità dei giovani, aiutarli a trovare la loro vocazione lavorativa, a sviluppare autostima e a mettersi in gioco in uno scenario economico e sociale in continua evoluzione. Tra le attività, laboratori esperienziali dedicati alla conoscenza di sé, alla promozione di capacità personali, all’elaborazione di un curriculum vitae e della lettera di presentazione. Previsto, inoltre, un affiancamento di natura psicologica volto a comprendere le proprie risorse personali, comunicative e relazionali. Per facilitare i giovani coinvolti nei seminari all’incontro con il mondo del lavoro saranno organizzati anche tirocini e stage estivi ai fini dell’avviamento professionale.

Per il cardinale Vallini, «dobbiamo entrare nell’ottica che è giusto che il lavoro porti guadagno ma lo scopo non deve essere solo quello di avere soldi onesti in tasca ma contribuire ad elevare la società. Ognuno di noi ha un talento, una ricchezza, qualcosa da dare». Rivolgendosi ai ragazzi presenti all’incontro il porporato li ha esortati poi ad «approfittare di questa opportunità. Al termine del progetto vi sentirete più carichi di speranze. Mi auguro che da Tor Bella Monaca l’iniziativa possa essere esportata in tutta la città».

Perché Tor Bella Monaca non è «solo delinquenza e spaccio – ha aggiunto il parroco di Santa Maria Madre del Redentore don Francesco De Franco -: ci sono belle realtà associative che si sforzano di promuovere il bene». La situazione lavorativa nella Capitale, ha aggiunto la presidente delle Acli di Roma Lidia Borzì, «non è rosea. C’è bisogno di una svolta culturale partendo dalle scuole». Per Mario Bertone, responsabile Cisl di Roma e Rieti, «abbiamo il dovere di fornire elementi di speranza. Dobbiamo ritrovare quei valori che erano architrave della società: il lavoro e la famiglia».

Al termine dell’incontro la squadra di calcio giovanile “Gli Ercolini” composta da ragazzi rom ha donato la sua maglietta con il numero 9 al cardinale Vallini che grato del gesto li ha ringraziati dicendo: «Io voglio molto bene ai giovani rom. A Roma ci sono otto campi rom e la maggior parte degli occupanti è nata qui. Vanno trattati come tutti gli altri cittadini e devono avere una casa e un lavoro».

30 ottobre 2015