Giorno della Memoria, le Acli di Roma ricordano le vittime della Shoah

Una cartolina speciale consegnata alla presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. Borzì: «Impedire che accada ancora»

Una cartolina speciale realizzata dai giovani delle Acli di Roma «per sottolineare come la memoria non possa avere un termine e che anzi debba rinnovarsi grazie agli sforzi di dialogo e di comunione con le nuove generazioni». È il segno realizzato dall’associazione attiva sul territorio di Roma e provincia in occasione del Giorno della Memoria, per ricordare gli oltre 6 milioni di ebrei vittime della Shoah, testimoniando vicinanza e sostegno alla Comunità ebraica di Roma. A consegnarla alla presidente Ruth Dureghello, la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì.

«La scelta anonima di uno dei numeri che veniva tatuato sul braccio dei deportati è stata fatta per ricordare che ogni vittima deve essere viva nelle nostra memoria e per sottolineare come quel tatuaggio sia stato un’ulteriore violenza nei confronti di un popolo dalla cultura millenaria che ha contribuito a fare crescere anche la nostra comunità cittadina», spiega Borzì. Per la presidente delle Acli romane, «il moltiplicarsi di atti di violenza e intolleranza ci restituisce la grande corresponsabilità di conservare, tramandare e attualizzare la memoria di quella drammatica ferita affinché il “non dimenticare” si coniughi con “l’impedire che accada ancora”. Promuovere l’accoglienza e la cultura dell’incontro – prosegue ancora Borzì – deve essere la nuova missione educativa di tutta la comunità educante chiamata a contrastare rigurgiti xenofobi e razzisti ma anche valorizzare iniziative di prevenzione per fare in modo che questo nuovo decennio appena iniziato possa segnare un definitivo cambio di passo».

Da Dureghello un grazie alle Acli di Roma e alla presidente Borzì «per il significativo messaggio che hanno voluto trasmettere nel Giorno della Memoria e per il loro continuo impegno su questo tema. È necessario l’impegno di tutti affinché il ricordo della Shoah non svanisca e rimanga nella Memoria come monito per il futuro».

27 gennaio 2020