Giorno della memoria: celebrazioni e incontri, con lo sguardo rivolto al futuro

Nell'anniversario della liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau, la celebrazione ufficiale al Miur, la corona di fiori in largo 16 ottobre 1943, le iniziative di Roma Capitale e il portale della Regione Lazio, per tenere vivo il ricordo dei testimoni. Al Palladium, incontro con Edith Bruck

Era il 27 gennaio 1945 quando l’esercito sovietico liberava il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Un avvenimento che la comunità internazionale ha assunto come data simbolica da dedicare a tutte le vittime dell’Olocausto e che anche l’Italia ha riconosciuto scegliendo – con la legge 211 del 20 luglio 2020 – il 27 gennaio come giorno della Memoria, «al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

Nella Capitale, le celebrazioni sono iniziate questa mattina alle 9, con la deposizione di una corona di fiori in largo 16 ottobre 1943, luogo simbolo della deportazione degli ebrei, da parte dei presidenti di Senato e Camera Maria Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Con loro anche la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni. Alle 11 la celebrazione ufficiale, quest’anno ospitata dal ministero dell’Istruzione, in diretta tv su Rai 1. Il ministro Patrizio Bianchi e la presidente Ucei Di Segni premieranno le scuole vincitrici del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, promosso dal Miur sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica, con la collaborazione dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, e rivolto a tutte le scuole del primo e secondo ciclo. L’obiettivo: «Promuovere l’approfondimento e la riflessione sulla Shoah tra le studentesse e gli studenti».

Roma Capitale ricorda quella data con l’iniziativa “Memoria genera Futuro”: oltre 60 appuntamenti tra il 23 gennaio e il 7 febbraio, pensati per sensibilizzare le nuove generazioni, e non solo, nei più diversi angoli della città e online. «Testimonianze, concerti, cinema, teatro, dibattiti, visite guidate ai luoghi fisici della memoria: un insieme di eventi che vede coinvolte istituzioni cittadine e numerose associazioni nazionali, cittadine e di quartiere», spiegano dal Campidoglio. Tra gli appuntamenti di oggi, in particolare, alle 20 al Teatro Palladium la Fondazione Museo della Shoah di Roma organizza un incontro con Edith Bruck, scrittrice e testimone della Shoah, con la partecipazione di Furio Colombo. Rientra nel calendario delle celebrazioni di quest’anno anche la riapertura al pubblico della Casa della Memoria e della Storia, che ha subito sostanziali interventi di riqualificazione e che già dal 24 gennaio ospita numerose iniziative trasmesse anche in streaming sul canale Youtube di Biblioteche di Roma e sulla pagina Facebook di Casa della Memoria. La finalità, spiegano, è quella di sempre: «Raccontare, conoscere e condividere la memoria e la storia del Novecento e di Roma».

Ancora, l’Archivio di Stato, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma, ha organizzato sempre per oggi, 27 gennaio, un evento dedicato a Lia Levi, 90 anni, anche lei testimone della Shoah, giornalista, sceneggiatrice e autrice di molti libri. Per l’occasione sarà presentato al pubblico il suo archivio, donato nel 2008 e ora interamente ordinato, descritto e inventariato. Parteciperanno anche il direttore generale Archivi Anna Maria Buzzi, il direttore dell’Archivio di Stato di Roma Maria Beatrice Benedetto e Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. Il 28 gennaio poi il Viaggio della Memoria – che per anni ha portato centinaia di giovani romani ad Auschwitz – diventa un itinerario diffuso nei luoghi della memoria presenti in Italia. Una singolare staffetta che toccherà il campo di concentramento di Fossoli, il binario 1 della stazione Tiburtina a Roma da dove partivano i treni carichi di ebrei deportati, il Memoriale della Shoah a Milano, la risiera di San Sabba usata come campo a Trieste e infine il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara.

Anche la Regione Lazio partecipa alle celebrazioni del 27 gennaio, lanciando quest’anno un nuovo portale e un podcast, destinato in particolare ai giovani. «Su memoria.lazio.it teniamo vivo il ricordo dei testimoni della Shoah con i loro video-racconti raccolti durante i Viaggi della Memoria che la Regione Lazio ha organizzato in questi anni insieme a migliaia di studenti delle scuole – scrive su Facebook il governatore Nicola Zingaretti -. L’antisemitismo e l’odio razziale trovano tante forme con cui riemergere: volti diversi, ma sempre la stessa radice». Il riferimento del presidente del Lazio è alla vicenda del ragazzo di 12 anni aggredito nel livornese perché ebreo. «Non basta l’indignazione – prosegue -. Si risponde con una presenza continua nella società. Abbiamo l’enorme vantaggio della Memoria e della testimonianza. Come monito, come possibile via di salvezza e come strada maestra per affermare valori fondanti quali la solidarietà, la pace, il riconoscimento dei diritti umani universali».

27 gennaio 2022