Giorno del ricordo, Sassoli (Parlamento Ue): «Tenere viva la memoria di foibe ed esodo»

L’intervento a Bruxelles: «Chi, come noi, difende i valori di pace, giustizia e libertà ha il dovere di rendere onore alle vittime di questa tragedia». Celebrazioni a Roma

Da Bruxelles, dove è in corso la plenaria dell’Europarlamento, il presidente David Sassoli ricorda «la memoria degli italiani, di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». L’occasione è il Giorno del ricordo, che si celebra oggi, 10 febbraio. «Quello che è successo, per molti anni ignorato o addirittura negato, ci impone l’obbligo di tenere viva la memoria – le parole di Sassoli -. Chi, come noi, difende i valori di pace, giustizia e libertà ha il dovere di rendere onore alle vittime di questa tragedia».

Il presidente del Parlamento Ue riflette anche sul ruolo dell’Europa, la cui costruzione, osserva, «non è solo una straordinaria risposta politica a quelle persecuzioni ma è anche uno dei motori fondamentali del processo di integrazione tra Paesi democratici». La plenaria ha osservato quindi, in apertura di seduta, un minuto di silenzio.

A Roma intanto questa mattina il sindaco Virginia Raggi ha partecipato alla deposizione di fiori presso il Cippo Carsico, in via Laurentina 635, quindi ha deposto una corona al monumento del largo Vittime delle foibe istriane e ha partecipato alla deposizione di una corona all’Altare della Patria. Nel pomeriggio, alle 15, in programma la celebrazione del Giorno del Ricordo in Campidoglio, con la diretta su Youtube. Con la prima cittadina, intervengono la vice presidente nazionale Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Donatella Schürzel, il vicepresidente della Società di studi fiumani Roberto Serdoz e Veronica Mammì, assessore capitolino a Persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale. In programma anche la testimonianza di Claudio Smareglia, esule da Pola.

«Non dobbiamo e non possiamo rimanere indifferenti – commenta il sindaco Raggi -. Quello che è successo è una ferita indelebile che non potrà mai essere rimarginata. Il nostro dovere è quello di mantenere viva la memoria di ciò che è stato. Quest’anno, a causa dell’emergenza, purtroppo non abbiamo potuto svolgere il tradizionale Viaggio del Ricordo con gli studenti delle scuole romane. Continuiamo però a trasmettere la memoria di quei fatti ai giovani attraverso iniziative come questa».

10 febbraio 2021