Giornata mondiale dell’acqua: finanziati il 30% degli appelli umanitari

L’allarme lanciato da Azione contro la Fame: «Sappiamo come superare le sfide idriche ma abbiamo bisogno di fondi adeguati per farlo». Side event virtuale di Caritas internationalis

2,6 miliardi di dollari: è la cifra che servirebbe per finanziare completamente gli appelli umanitari per i programmi legati all’acqua e ai servizi sanitari e igienici attraverso il sistema uminario delle Nazioni Unite. A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, il 22 marzo, è Azione contro la Fame, in un rapporto che analizza il divario tra bisogni e finanziamenti relativi ai programmi umanitari per l’acqua, i servizi sanitari e l’igiene, in 41 Paesi del mondo (Funding the World’s Water Funding Crisis: How Donors Are Missing the Mark).

Stando ai dati proposti, nel 2022 è stato soddisfatto meno del 30% degli appelli umanitari per questo tipo di programmi. «Due miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile gestita in modo sicuro e 4,2 miliardi non dispongono di servizi igienici adeguati – riferisce Simone Garroni, direttore di Azione contro la Fame in Italia -. Si tratta di diritti umani fondamentali per ridurre la fame e promuovere la salute, che sono i requisiti fondamentali per lo sviluppo individuale e la crescita economica delle comunità. Sappiamo come superare le sfide idriche che affrontiamo ogni giorno, ma abbiamo bisogno di fondi adeguati per farlo – conclude -. Con i nostri team sul campo, tocchiamo con mano l’impatto trasformativo che i programmi per l’acqua e i servizi igienico-sanitari possono avere nella lotta contro la fame. Investendo in queste attività, possiamo ridurre la fame, promuovere la salute e l’equità di genere e mitigare gli impatti del cambiamento climatico».

Sull’accesso all’acqua potabile e il rifornimento di acqua pulita per servizi igienici e igiene puntano anche tanti progetti di Caritas internationalis, che nella giornata di domani, 23 marzo, organizza, alle 13.30, un side event virtuale della Conferenza Onu sull’Acqua 2023 dalla sua sede centrale di New York. La confederazione internazionale che raccoglie 162 organizzazioni membro attive in oltre 200 Paesi e territori in tutto il mondo «si impegna a rispettare l’Agenda d’azione per l’acqua della Conferenza Onu sull’acqua del 2023, continuando a condividere le competenze e le buone prassi in materia di acqua attraverso le “comunità di cura” Caritas in tutto il mondo, nate grazie alla nostra campagna globale Together We sull’ecologia integrale, lanciata nel dicembre 2021», si legge nella nota di presentazione dell’evento.

22 marzo 2023