Giornata dialogo tra ebrei e cattolici: Di Segni-Mazzinghi alla Lateranense

Appuntamento il 16 gennaio. Al centro, il Cantico dei cantici. Gnavi (incaricato diocesano): «Il mondo ha bisogno di questa nostra alleanza»

Il Cantico dei cantici, il testo della Bibbia ebraica attribuito al Re Salomone e costituito da 8 capitoli contenenti poemi d’amore strutturati in forma dialogica tra uomo e donna, orienterà le riflessioni della XXXI Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che ogni anno viene celebrata in tutta Italia il 17 gennaio e che per quest’anno è stata anticipata al 16. Nella diocesi di Roma proprio giovedì, nell’Aula Paolo VI dell’Università Lateranense, alle 17, esporranno le loro riflessioni Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, e Luca Mazzinghi, docente di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana.

A introdurre i lavori, il vescovo ausiliare Paolo Selvadagi, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso; le conclusioni invece saranno affidate a monsignor Marco Gnavi, incaricato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo, che sottolinea come «questa Giornata vuole essere segno di speranza, ponendosi in direzione contraria rispetto al clima attuale diffuso della ricerca del nemico e alle esperienze antisemite del nostro tempo». Prosegue: «Cerchiamo invece di coltivare un sempre più necessario rapporto spirituale e fraterno tra cristiani ed ebrei, in un mondo complesso che ha bisogno di questa nostra alleanza per il bene comune, ricercando nelle radici comuni spirituali la base per la costruzione del futuro».

Secondo le indicazioni del sussidio Cei per la Giornata, quest’anno verrà preso in considerazione il Cantico dei cantici, uno dei cinque rotoli chiamati Meghillot su cui la Sinagoga riflette in occasione di particolari festività liturgiche. Come già lo scorso anno per il rotolo di Ester, anche nelle meditazioni del sussidio viene preso in considerazione il libro intero. Le voci di commento sono di Giuseppe Momigliano, rabbino capo della Comunità ebraica di Genova, e di monsignor Gianantonio Borgonovo, biblista e arciprete del Duomo di Milano.

13 gennaio 2020