Giornata di preghiera per la pace, l’adesione del Rinnovamento

Il movimento aderisce all’iniziativa del Papa per il 27 ottobre. Il presidente Contaldo: uniti «a quanti soffrono e a quanti sono impegnati a spezzare la catena della violenza»

Anche il Rinnovamento nello Spirito aderisce, attraverso tutti i cenacoli, i gruppi e le comunità, alla giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace indetta dal Papa per venerdì prossimo, 27 ottobre. Accoglie l’invito, spiega il presidente Giuseppe Contaldo, invocando «la conversione dei cuori, in unione a quanti soffrono e a quanti sono impegnati a spezzare la catena della violenza».

Davanti alla guerra in Medio Oriente che «semina morte, non risolve nulla e cancella il futuro», prosegue il presidente del Rinnovamento, prendendo a prestito le parole del pontefice, «non può che risuonare forte l’esortazione che Papa Francesco, nel corso dell’Udienza generale del 18 ottobre scorso, ha rivolto ai credenti, ossia “a prendere in questo conflitto una sola parte: quella della pace, non a parole ma con la preghiera, con la dedizione totale”». Nasce così la Giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza per la pace nel mondo indetta per il 27 ottobre, a cui sono invitati anche esponenti delle altre confessioni cristiane e di altre fedi, con la speranza di evitare l’escalation di odio scatenatasi dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele, il 7 ottobre scorso.

Alle 18 nella basilica di San Pietro, ha anticipato Bergoglio, «vivremo in spirito di penitenza un’ora di preghiera per implorare ai nostri giorni la pace in questo mondo. Chiedo a tutte le Chiese particolari di parteciparvi predisponendo iniziative simili che coinvolgano il popolo di Dio». Un invito che il Rinnovamento nello Spirito Santo accoglie, aderendo pienamente all’iniziativa. «Unendoci all’intenzione del Santo Padre Francesco – prosegue Contaldo – ogni cenacolo, gruppo e comunità predisponga rinnovate iniziative di preghiera, per la pace nel mondo, in spirito di
penitenza e in sintonia con quanti cercano vie pacifiche di risoluzione delle guerre e di armonia dell’unica famiglia umana. Mentre nella Terra Santa, in Ucraina le popolazioni continuano a vivere giornate drammatiche e violente – prosegue -, sentiamo il bisogno di rivolgerci ancora a Dio per implorare la pace e la conversione dei cuori. Con la preghiera e il digiuno ci uniamo pertanto a quanti soffrono e a quanti sono impegnati a spezzare la catena della violenza. Insieme al Pontefice chiediamo che davvero tacciano le armi, che si eviti la catastrofe umanitaria a Gaza e l’allargamento del conflitto».

Un «supplemento», lo definisce il presidente del Rinnovamento, della preghiera, «dopo la Giornata condivisa lo scorso 17 ottobre», che «ricorda la gravità della situazione e il dovere della coscienza cristiana a farsi solidale con gli innocenti e le vittime, nostri fratelli e sorelle».

25 ottobre 2023