Giornata della terra: dalla Nuvola, #Onepeopleoneplanet
La maratona multimediale di 14 ore per ribadire: “Investiamo nel nostro pianeta”. L’arcivescovo Zani (Educazione cattolica) ai bambini: «Costruite un “pacimetro” per misurare la pace»
Le note di “The First Embrace”, melodia dedicata al pianeta suonata al pianoforte per la prima volta dal vivo da Giovanni Allevi, sono state la colonna sonora di chiusura della terza edizione di #Onepeopleoneplanet, maratona multimediale di 14 ore di diretta no stop in streaming su RaiPlay dall’Auditorium della Nuvola di Fuksas. Studenti, cantanti, attori, scienziati, politici, membri di organizzazioni no profit, tutti impegnati per lo sviluppo sostenibile e la tutela del pianeta, hanno preso la parola venerdì 22 aprile in occasione della 52ª Giornata mondiale della terra, il cui motto è stato “Investiamo nel nostro pianeta”. In Italia la giornata è stata per l’appunto celebrata con #Onepeopleoneplanet organizzata da Earth Day Italia, membro dell’Earth Day network di Washington, e dal Movimento dei Focolari, promotori del Villaggio per la Terra di Villa Borghese, sospeso dal 2020 a causa della pandemia. La maratona è stata dedicata alla popolazione ucraina e in platea a seguire l’evento dal vivo c’era anche un nutrito gruppo della comunità ucraina di Roma.
Durante il concerto “La voce della Terra” Giovanni Allevi ha dialogato con il Premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi. Lo scienziato ha ribadito che nel mondo «tutto è connesso» e facendo riferimento alla pandemia ha ricordato che «dal mercato di Wuhan è scaturito qualcosa che ha coinvolto tutti e le varianti dall’Africa si sono diffuse in altri Paesi, così gli incendi nelle foreste in Amazzonia possono cambiare il clima in tutto il pianeta». Ospiti in studio e in collegamento hanno parlato di economia, scienza, ambiente, clima, spiegando anche quali comportamenti virtuosi adottare per salvaguardare il pianeta. La mattinata è stata dedicata alle scolaresche che hanno presentato alcuni video e fatto esperimenti in diretta, mentre i giovani hanno illustrato i progetti realizzati in vista della COP27 di novembre a Sharm El Sheikh in Egitto. L’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica, ha chiesto ai bambini di costruire un “pacimetro” per “misurare” la pace. Ha mostrato loro un barattolo di vetro trasparente convertito in un misuratore graduato nel quale inserire foglietti colorati con su scritto o disegnato l’azione che li ha visti portatori di pace a scuola o in famiglia. «Osservate la realtà – ha detto – e intervenite dove ci sono problemi da risolvere, tensioni, litigi, persone che soffrono. Poi inviate tutto a misuralapace@gmail.com».
«I giovani sono gli innocenti destinatari di questa brutta situazione climatica, sono i primi che devono sollevare le proprie istanze per un diritto al futuro – ha detto Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, spiegando i motivi per i quali #Onepeopleoneplanet ha voluto rendere i ragazzi protagonisti della maratona -. È molto importante il dialogo intergenerazionale, a partire dalle famiglie. Sono i più giovani che possono aiutare gli adulti a cambiare rotta per salvaguardare il pianeta. Sono i veri promotori del cambiamento, hanno la mente fresca, non hanno le tante sovrastrutture economiche che oggi ci impediscono di fare la giusta conversione ecologica. Sono in grado di cambiare il mondo, vanno però formati per dare loro posizioni di decisione e di potere – ha continuato -. Nell’ultimo anno con la Cop giovani ci siamo resi conto che abbiamo tantissimi ragazzi fortemente competenti e impegnati. Manca loro un po’ di esperienza nell’affrontare la sfida del dialogo istituzionale. Bisogna dare loro forza, compensare l’esperienza che non hanno con la nostra, approfittare della loro straordinaria energia pulita e voglia di costruire un futuro migliore».
Antonia Testa, del Movimento dei Focolari, ha evidenziato che la crisi pandemica non ha fermato il Villaggio per la Terra. Al contrario, esso «ha continuato a vivere, a crescere, a esplodere – ha detto -. Tutti insieme possiamo fare la differenza per un futuro migliore. Dobbiamo lasciarci trasformare dalla speranza perché il bene c’è e può essere la forza per invertire la rotta». Un cambiamento che può avvenire puntando sulla transizione ecologica, «una sfida piena di rischi, di incognite ma anche di opportunità», ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, o fissando incentivi extra per la rottamazione dei mezzi Euro 0 altamente inquinanti. Di questo ha parlato il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini ricordando che «il governo ha stabilito incentivi per i prossimi tre anni», che potrebbero essere rivalutati a seconda «dell’evoluzione del mercato».
Il benessere del pianeta passa anche attraverso la pace e in questo momento in cui infuria la guerra in Ucraina è stata rimarcata la necessità di allargare il dialogo interreligioso e interculturale. Il tema è stato affrontato nei moduli “Ponti sul Mediterraneo” e “Mediterraneo frontiera di pace”. Tra i partecipanti Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, e Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, due dei firmatari del progetto dei Corridoi umanitari per i profughi. «Era giusto avviare quest’opera che salva vite umane – ha detto Impagliazzo -. La vera domanda da porsi è quando ne saranno aperti altri e quando saranno offerte nuove possibilità per una migrazione regolare».
Centinaia gli artisti che hanno offerto il proprio contributo come Leo Gassman, Tosca D’Aquino, Andrea Bocelli, Alessandro Gassmann, Drusilla Foer e Raoul Bova. Quest’ultimo, che prima di diventare un noto attore è stato un nuotatore professionista, durante il modulo “Lo Sport e la Vita” ha annunciato la sua collaborazione con Earth Day Italia, di cui diventerà Ambassador per la mobilità. Raoul Bova ha infatti investito in una start-up innovativa che si impegnerà per l’abbattimento della CO2 prodotta dalla mobilità delle imprese, aiutando queste ultime ad arrivare entro il 2050 a una completa neutralità climatica, secondo i principi e gli obiettivi del green deal europeo.
26 aprile 2022