Giornata dei risvegli, il 7 ottobre la XXII edizione

L’obiettivo: fare informazione su coma, stato vegetativo e gravi cerebrolesioni acquisite. A fare da testimonial, l’attore Alessandro Bergonzoni

Mercoledì 7 ottobre si rinnova l’appuntamento con la “Giornata nazionale dei risvegli per la ricerca sul coma. Vale la pena”, la manifestazione di informazione su coma, stato vegetativo e  gravi cerebrolesioni acquisite, giunta quest’anno alla XXII edizione. Testimonial: l’attore Alessandro Bergonzoni. L’obiettivo, spiegano i promotori, è fare rete con varie città italiane e altri Paesi europei per sensibilizzare l’opinione pubblica sui bisogni delle persone uscite dal coma. La novità di quest’anno è l’Alto patronato del presidente della Repubblica. «Un grande onore», lo definiscono Maria Vaccari, presidente dell’associazione Amici di Luca e mamma di Luca, e Fulvio De Nigris, papà di Luca, direttore del Centro studi per la ricerca sul coma e fondatore dell’associazione. «In tutti questi anni – ricordano – il presidente ha seguito l’evolversi di una manifestazione che è diventata un punto di riferimento per chiedere attenzioni e uguali diritti per una minoranza che fa parte del mondo e non è un mondo a parte». Il riconoscimento dell’Alto patronato dunque «premia tutti coloro che ogni giorno si dedicano alla fragilità delle persone con esiti di coma e alle loro famiglie», osservano ancora i genitori di Luca.

L’Alto patronato si lega all’open day del 7 ottobre mattina alla Casa dei risvegli Luca De Nigris, struttura pubblica della Usl di Bologna, e si unisce all’Alto patrocinio del Parlamento europeo per una iniziativa definita dal presidente David Sassoli «lodevole e ammirevole». Quest’anno poi, evidenziano ancora Maria Vaccari e Fulvio De Nigris, «il 7 ottobre diventa una giornata molto speciale», vista la contrazione e la rimodulazione delle attività imposte dal Covid, pur non avendo mai interrotto le relazioni con gli assistiti. Queste patologie, rimarcano, «non possono essere lasciate indietro». Le persone con esiti di coma e gravi cerebrolesioni acquisite «richiedono una maggiore attenzione perché i loro diritti e le loro problematiche siano sempre sotto gli occhi di tutti e affinché i loro bisogni siano intercettati in maniera constante e consapevole dalle istituzioni preposte».

1° ottobre 2020