Gianni Morandi, a Roma “D’amore e d’autore”
Il 10 marzo al Palalottomatica con l’ultimo album in cui collabora con Ligabue, Ivano Fossati, Elisa, Levante, Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Tommaso Paradiso e Paolo Simoni
Settanta anni suonati – e cantanti – (74 il prossimo dicembre), quaranta album, 50 milioni di album venduti nel mondo, milioni di autografi transgenerazionali, venti concerti in due mesi ancora oggi: a voler dare i numeri, Gianni Morandi non teme rivali. Ha da poco debuttato il Gianni Morandi Tour 2018 “d’amore d’autore”, il nuovo ciclo di concerti di Gianni Morandi nei più importanti palasport italiani, che farà tappa a Roma il 10 marzo al Palalottomatica, e molte date hanno già registrato il tutto esaurito.
L’unico a non esaurirsi è proprio lui, che in viaggio porta i grandi successi del suo repertorio, colonna sonora di intere generazioni di italiani, e i nuovi brani di “D’amore e d’autore”, l’ultimo album di inediti uscito lo scorso 17 novembre in cui ha scelto di collaborare con autori che, in oltre cinquant’anni di carriera, non aveva mai coinvolto, da Ligabue a Fossati (unica eccezione), da Elisa a Levante, da Giuliano Sangiorgi (Negramamro) a Ermal Meta, passando per Tommaso Paradiso (The Giornalisti) e Paolo Simoni.
Sul palco è accompagnato da una band composta da giovani musicisti provenienti dall’area emiliana: Alberto Paderni alla batteria, Mattia Bigi al basso, Lele Leonardi e Elia Garutti alla chitarra, Alessandro Magri alle tastiere, Simone D’Eusanio al violino, Francesco Montisano al sax, Lisa Manara, Augusta Trebeschi e Moris Pradella ai cori. Sarà la compagnia dei giovani l’elisir ad averlo reso l’eterno ragazzo che non smette di condividere pezzi di vita famigliare sui social, grazie alle foto che gli scatta l’ormai mitica Anna, sua seconda moglie da oltre venti anni, e sua complice nei post da migliaia di followers.
Forse non è un caso che nelle nuove canzoni le parole più ripetute siano “amore” (da qui il titolo dell’album) e “correre”, che ben descrivono questo cantante che da “Andavo a 100 all’ora”, la prima canzone che ha registrato, nel 1962, continua a correre sul palco e nella vita, a tutto ritmo.
«Mia moglie mi ha chiesto “quanto vuoi cantare ancora?” – ha raccontato Morandi presentando l’ultimo album – “Finché ce la faccio”, le ho risposto. “E poi Mick Jagger è più vecchio di me”». Il fiato c’è ancora, e lui sul palco si scatena. Le canzoni sono coerenti con il suo stile: l’album si apre con “Ultraleggero” di Fossati, classico brano d’amore, seguito dal primo singolo di lancio, “Dobbiamo fare luce”, in pieno stile Ligabue che l’ha scritta, piaciuta a pubblico e radio, poi “Una vita che ti sogno”, scritta da Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, che forse meglio di tutti è entrato nei panni di Morandi fino a cucirgli una canzone su misura.
“Mediterraneo” è invece il brano uscito dalla penna della giudice di X Factor Levante, non delude “Che meraviglia sei” di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, tradizionale canzone d’amore ma con una scrittura moderna. Belli testo e melodia di “Se ti sembra poco”, di Elisa che partecipa ai cori del pezzo. Paolo Simoni, conosciuto grazie a Lucio Dalla, è invece l’autore di “Lettera”, una dichiarazione d’amore in chiave romagnola. Chiudono la rock ballad “Un solo abbraccio” di Ermal Meta, e la cover “Onda su onda”, brano portato al successo da Paolo Conte, qui riproposto da Morandi in un divertente duetto con Fiorella Mannoia.
9 marzo 2018