Gennaio 1984, i 30 anni della Chiesa degli Artisti

Su Roma Sette la celebrazione del cardinale Poletti con l’omaggio a monsignor Francia, iniziatore di questa esperienza accanto al mondo dell’arte

Nella Basilica di Santa Maria in Montesanto è stato celebrato domenica scorsa il 30° della sede, stabile ormai, del comitato romano “Messa degli Artisti”, che qui ha svolto trent’anni della sua attività, animata e fondata da una personalità che assomma meriti e glorie di una positiva e singolare testimonianza, ossia il Mons. Ennio Francia. Le campane della Basilica diffondevano un risveglio insolito, sul mezzogiorno, diffuso quasi come in un trionfo su piazza del Popolo. Il portone della chiesa diventato troppo piccolo per la folla e la ressa, intorno. Mons. Francia, all’ingresso, ha accolto il popolo affluente e gli amici, vecchi e nuovi – i suoi amici artisti – e si è avviato all’altare rendendo omaggio al Cardinale Vicario Poletti.

Una “Messa degli Artisti” di particolare solennità; e c’erano, ovviamente, tutti perché lo spazio era letteralmente colmato fin dentro le cappelle laterali. Uno dei primi compagni di Mons. Francia, uno di quelli che da 30 anni ha condiviso con lui gioie, ansie e difficoltà, ha rivolto alcune parole. L’emozione ha prevalso sull’ordine delle idee, il cuore ha voluto dire le sue ragioni. Una soprattutto: l’umiltà!”. “Domine, non sum dignus!». Il suo messaggio: “essere puri come si conviene ad un artista”, ma anche: “serviamo il Signore nella gioia”.

Ecco il momento veramente esaltante ed esultante, dopo anni e anni di fatiche e di ricerche ha rivolto il ringraziamento al Cardinale Ugo Poletti, a tutti i presenti e soprattutto al Signore, per una testimonianza così nuova e appropriata di tutta una folla. Il comitato romano Messa degli Artisti, tramite l’opera di Aldo Calò, ha offerto una medaglia commemorativa al Cardinale Vicario e una a Mons. Francia.

All’omelia, il Cardinale ha espresso il suo cordiale saluto a tutti, e ha ricordato due nomi, ai quali è connesso l’amore sincero per l’arte nel cammino della diocesi di Roma: Mons. Giovanni Fallani e Mons. Ennio Francia. Dal 1941 il mondo colto romano ha ricevuto da Mons. Francia una immensa e meravigliata attenzione di amico, di pastore, di comunicatore entusiasta per fiducia e umanità. In questo clima è iniziata e maturata l’esperienza della “Messa degli artisti”.

“A voi che credete, il mio saluto e il mio compiacimento – ha detto il Cardinale Poletti, ricordando il messaggio agli artisti di Paolo VI – a voi tutti… che siete innamorati della bellezza… a voi tutti la Chiesa del Concilio dice con la nostra voce: se voi siete gli amici della vera arte, voi siete nostri amici… La Chiesa ha bisogno di bellezza per non cadere nella disperazione. La bellezza come la verità mette la gioia nel cuore degli uomini”. “La Chiesa ha fiducia in voi – ha proseguito – perché avete impegnato le vostre forze e il vostro cuore nel servizio e nel miglioramento dell’umanità, elementi questi che partono dalla ispirazione di una fede impegnativa”.

Commentando infine i testi della liturgia domenicale, egli ha comunicato tre riflessioni semplici ma pure suggestive: la gioia per la presenza misteriosa di Dio tra gli uomini, che assume espressione particolarmente efficace nelle opere d’arte. Arte è come dire: fede, amore, genialità. Il Signore è la nostra vera gioia. Nel secondo punto ha considerato la concordia che bisogna cercare sempre nella diversità delle espressioni della vita umana – concordia che nasce dalla fede cristiana e dalla sincera amicizia, e può diradare le tenebre che confondono e lacerano il mondo d’oggi. Infine, rilevando la missione evangelizzatrice di Cristo, ha ricordato che anche oggi le vie della vera comunicazione devono passare per lui, che è la essenza di tutto ciò che è vero, bello e buono. L’arte ha la funzione, attraverso Cristo, di avvicinare e unire gli uomini. (di Giuseppe Coluccia)

29 gennaio 1984