Gemelli, riconosciuto il carattere scientifico Irccs
Il ministro Lorenzin: «L’auspicio è che diventi fiore all’occhiello della sanità romana». Il rettore della Cattolica Anelli: «Dimostra che esiste un modo efficace di articolare le attività senza togliere risorse all’assistenza»
Alla presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è stato assegnato questa mattina, 28 febbraio, al Policlinico Gemelli il riconoscimento del carattere scientifico Irccs. Uno degli unici due casi autorizzati durante il suo mandato, ha ricordato il ministro. «Sono stata contraria a questo approccio perché tengo molto al trasferimento tecnologico e il riconoscimento Irccs non può essere considerato come una soluzione per sostenere un ospedale che sta fallendo – ha spiegato -. Ma quello del Policlinico Gemelli è un progetto in linea con l’attività di ricerca, che è cresciuta tantissimo in questi anni grazie a un team internazionale che sta facendo la differenza. Il mio auspicio è che si possa fare di questo Irccs un fiore all’occhiello della sanità romana».
Il riconoscimento è stato assegnato in particolare per le discipline di “Medicina personalizzata” e “Biotecnologie innovative”, dopo che, nell’agosto scorso, la Regione Lazio aveva dato il primo ok per il riconoscimento del carattere scientifico dell’ospedale romano. Intervenendo nell’Aula Brasca dell’ospedale, il ministro della Salute ha più volte elogiato il lavoro svolto dal personale del Gemelli. «Vi ringrazio per questa frontiera di salute e umanità che regalate alla città di Roma – le sue parole -. Rivendico con orgoglio che in questi cinque anni non c’è mai stato nessun giorno di sciopero della categoria: tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con i lavoratori». Il ministro ha poi fatto riferimento al «grande lavoro che stiamo facendo per il Fondo per la ricerca di base», ricordando che «occorre proseguire su questa strada, malgrado all’interno della sanità italiana ci siano molte diversità che vanno rispettate».
Soddisfazione per il riconoscimento ottenuto anche nelle parole del rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, che ha presenziato alla cerimonia. «Questo riconoscimento – ha osservato – è il coronamento di un’operazione molto difficile. Ma dimostra soprattutto che esiste un modo efficace di articolare le attività senza per forza dover togliere risorse all’assistenza. Non è vero, come qualcuno sostiene, che adesso il Policlinico Gemelli sia diventato un ente profit, come non è vero che abbiamo perso la caratura di un ateneo. Le cose continueranno a funzionare com’è sempre stato fino ad oggi». Anelli ha ricordato il grande lavoro svolto dal Policlinico in questi anni, sottolineando che «il punto di forza è aver mantenuto un dialogo costante con il ministero, che a sua volta ha sempre rispettato le nostre esigenze e ha riconosciuto il grande lavoro svolto dalla nostra struttura».
28 febbraio 2018