Gemelli, open day per bambini affetti da labio-palatoschisi

Appuntamento sabato 24 e sabato 31 ottobre. Dagli esperti consulenze multispecialistiche gratuite a 360 gradi e informazione sulla prevenzione

Appuntamento sabato 24 e sabato 31 ottobre. Dagli esperti consulenze multispecialistiche gratuite a 360 gradi e informazione sulla prevenzione

Il policlinico Gemelli ospita due giornate, sabato 24 e domenica 31 ottobre, dedicati ai piccoli affetti da labio-palaschisi, promossi dall’Unità operativa di Chirurgia maxillo-facciale del policlinico universitario, diretta da Sandro Pelo, in collaborazione con la ong Emergenza Sorrisi – Doctors for smiling children, presieduta da Fabio Massimo Abenavoli, da anni impegnata accanto ai bambini affetti da questa malformazione nei Paesi con minori risorse. L’obiettivo dell’iniziativa, patrocinata da ministero della Salute, Regione Lazio e Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri: offrire una consulenza a 360 gradi a bambini e pazienti con una storia di labio-palatoschisi.

Gli esperti del policlinico fondato da padre Gemelli offriranno consulenze multi specialistiche gratuite sui vari aspetti del percorso di guarigione per le patologie del labbro e del palato. In più, sarà fornito anche un supporto per le famiglie in attesa di adozione di bambini con labio-palatoschisi, molto frequente in Cina, Vietnam e non solo, in modo da essere pronti ad accoglierli adeguatamente e preparare così un percorso terapeutico ottimale. A chi ne farà richiesta sarà offerto anche nuovi pareri sul percorso di guarigione eventualmente intrapreso presso un’altra struttura.

Chirurgo, ortodontista, dentista, otorinolaringoiatra, pediatra, genetista. E ancora, logopedista, foniatra ed eventualmente anche psicologo. Questi gli specialisti coinvolti nel percorso sanitario, con i quali sarà possibile richiedere un appuntamento nelle due date dell’open day, contattanto lo 06.3503874, e-mail maxillofacciale@h-columbus.it. Dalle 8.30 alle 13 sarà possibile anche ricevere una consulenza gratuita con il genetista pediatra presso il Centro di Malattie rare e difetti congeniti del Gemelli, diretto da Giuseppe Zampino  (5° piano Ala L dell’ospedale). Assicurata anche un’azione concreta di informazione sulla prevenzione della labio-palatoschisi, dall’implementazione dell’acido folico all’astinenza dal fumo.

«Le giornate rappresentano un’importante opportunità offerta a tutte  le famiglie con bambini affetti da labio-palatoschisi – spiega il presidente di Emergenza Sorrisi Fabio Massimo Abenavoli -. Le consulenze offriranno anche a madri e padri in procinto di adottare un bimbo con tale condizione un valido supporto sia psicologico che medico per i loro piccoli.  Saranno ovviamente aperte anche a quelle famiglie che venendo da aree del mondo martoriate da conflitti e dittature stanno raggiungendo il nostro Paese con la speranza di una accoglienza “reale e concreta”, come auspicato da Papa Francesco».

Attualmente le labio-palatoschisi trovano adeguata possibilità di assistenza in molti centri ospedalieri e universitari italiani. Quello che a volte manca, precisano dal Gemelli, è «un’assistenza “integrata” dove i vari professionisti possano seguire i bambini, fornendo un percorso ordinato e organizzato, dal grembo materno fino alla maggiore età». Fondamentale anche «l’assistenza alle famiglie, al fine di fornire loro le corrette risposte alle più comuni domande: “Anche il mio bambino potrà essere affetto da Lps? C’è un modo per prevenire la labio-palatoschisi? Come devo prepararmi?”».

«Estremamente importante», sottolinea il direttore della Chirugia maxillo facciale del Gemelli, la presenza di un team multidiscoplinare, «per accompagnare nella loro crescita i piccoli pazienti fino all’età adulta, eseguendo gli interventi opportuni nelle varie fasi evolutive della parola, della dentizione e dello sviluppo della faccia». I genitori, continua, «devono sapere che al Gemelli il proprio figlio sarà circondato dall’affetto e dalla competenza di un team che sarà sempre loro accanto per guidarli e aiutarli passo dopo passo nelle diverse fasi della crescita del bambino». In un percorso terapeutico dedicato, che vede coinvolte tutte le competenze e le figure specialistiche utili.

22 ottobre 2015