Gelo nelle campagne romane, Coldiretti chiede calamità naturale

Coltivazioni bruciate dal gelo e perdita di interi raccolti. L’associazione mette in guardia dalle speculazioni sui mercati: prezzi aumentati del 200%

Coltivazioni bruciate dal gelo e perdita di interi raccolti. L’associazione mette in guardia dalle speculazioni sui mercati: prezzi aumentati del 200%

Attivare la procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. È la richiesta che arriva da Coldiretti alla Regione Lazio, in seguito all’ondata di gelo che ha devastato le campagne dell’agro romano, mettendo in ginocchio l’agricoltura. Bruciate dal gelo le coltivazioni a campo aperto, sono andati persi interi raccolti di finocchi, rape, carciofi, scarole, broccoli. Secondo una prima stima elaborata sulla base delle segnalazioni raccolte dalla federazione regionale di coldiretti, in tutto il Lazio i danni ammontano ad almeno 6 milioni di euro. Di qui la richiesta alla Regione Lazio, «anche per ottenere accesso agevolato al credito agrario e l’esonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali per gli imprenditori e i loro dipendenti».

Oltre alle coltivazioni a campo aperto, è in crisi anche la serricoltura. Per salvaguardare le piantagioni in serra infatti gli agricoltori sono costretti a tenere accesi gli impianti di riscaldamento anche di giorno, con un aggravio dei costi di produzione. Coldiretti mette quindi in guardia dalle speculazioni sui mercati. A oggi, per il crollo dei quantitativi di verdure e ortaggi destinati al consumo, i prezzi sono aumentati in media del 200% dal cmapo alla vendita. Introvabili alcuni prodotti – almeno quelli coltivati nella regione -; disponibilità ridotte anche per cavoli e zucchine, con inevitabili rifessi sui prezzi.

I rincari più marcati, informano dal Centro agroalimentare di Roma, riguardano bietole (+350%), spinaci (+225%), lattuga (170%), cavoli (+150%). Il suggerimento di Coldiretti Lazio: «Prima di acquistare verificate l’origine di frutta, verdure e ortaggi, scegliete quelli di provenienza locale. Per fugare dubbi sulla freschezza fate spesa, ove possibile, dagli agricoltori, nelle aziende o nei mercati di Campagna Amica come quelli di Tiburtina, Eur e Circo Massimo».

12 gennaio 2017