Gaza, Save the Children: «Le parti fermino le ostilità»

L’appello, dopo l’intensificarsi degli scontri tra Hamas e Israele: «Si metta fine alla paura e alla sofferenza che bambini e famiglie sopportano da troppo»

Già dopo la prima notte di ostilità tra la Striscia di Gaza e Israele, ieri, 11 maggio, Save the Children si definiva «inorridita» per gli attacchi aerei nella Striscia, nei quali sono rimasti uccisi, tra gli altri, anche 9 bambini. Oggi, 12 maggio, il ministero della Salute di Gaza parla di 10 vittime minori. Oltre 100 le persone ferite. L’organizzazione parla di una «escalation di violenze» – ricordando anche le centinaia di razzi lanciati da Gaza su Israele – arrivata dopo giorni di scontri a Gerusalemme, nei quali sono rimaste ferite centinaia di persone.

«Nessun bambino dovrebbe essere spaventato dai raid aerei, dalle sirene o svegliato di notte dal suono degli aerei e dei bombardamenti – commentano da Save the Children – eppure per i bambini di Gaza, questi episodi si ripetono per tutta la loro infanzia». Per il direttore nazionale di Save the Children per i Territori Palestinesi Occupati Jason Lee, «non c’è alcuna giustificazione possibile per il ferimento o l’uccisione di bambini. Condanniamo queste azioni e chiediamo l’immediata cessazione di massacri indiscriminati di civili, compresi i minori. Questa – prosegue – è una grave violazione dei diritti dei bambini e i responsabili devono rispondere delle loro azioni al cospetto della giustizia». I bambini, osserva ancora Lee, «vivono già in grave pericolo e ogni razzo o attacco aereo non fa altro che ricordare loro i rischi che corrono quotidianamente. Abbiamo urgentemente bisogno che tutte le parti fermino le ostilità e mettano fine alla paura e alla sofferenza che i bambini e le famiglie hanno sopportato per troppo tempo.  Quanti altri bambini devono morire prima che si ponga fine a questa situazione?».

12 maggio 2021