Gaza: migliaia di persone bloccate nell’ospedale Nasser

La denuncia di Msf: «Impossibile evacuare la struttura», nonostante l’ordine dell’esercito israeliano. All’interno, tra gli altri, 850 pazienti e lo staff dell’organizzazione

L’ordine di evacuazione dell’esercito israeliano è arrivato ieri mattina, 24 gennaio: evacuare diversi isolati di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Compreso quello in cui si trova il Nasser Hospital, uno dei due ospedali rimasti nella parte meridionale di Gaza, ancora in grado di curare pazienti gravemente feriti. Il tempo concesso è scaduto alle 17.30 di ieri, per lasciare spazio alle operazioni nell’area.

A riferirlo è Medici senza frontiere, che nella struttura ha uno staff. «I team all’interno dell’ospedale sentono il rumore delle bombe e pesanti spari vicino alla struttura medica. La situazione a Gaza continua a essere insicura», riferiscono in una nota, aggiungendo che le migliaia di persone all’interno del Nasser Hospital – tra cui 850 pazienti e, appunto, lo staff di Msf – non sono al momento in grado di evacuare l’ospedale poiché le strade che lo circondano sono inaccessibili o troppo pericolose.

Il timore dell’organizzazione internazionale è che, con i pesante bombardamenti in corso e i combattimenti nelle aree circostanti, i civili feriti non saranno in grado di accedere a cure immediate e urgenti. «Siamo profondamente preoccupati per la sicurezza delle persone all’interno del Nasser Hospital – scrivono -. Tutti devono essere protetti e devono poter evacuare in sicurezza».

25 gennaio 2024