Garlatti: «Facciamo tornare presto i giovani all’attività fisica»

L’auspicio dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, nella Giornata internazionale dello sport, il 6 aprile. «Fondamentale per la ripartenza»

«Auspico che i tecnici del Comitato tecnico scientifico possano trovare presto soluzioni per la ripresa delle attività sportive in piena sicurezza». L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti interviene nella Giornata internazionale dello sport che si celebra oggi, 6 aprile, per ribadire che «lo sport e il movimento fisico sono fondamentali per la ripartenza. Le limitazioni e l’inattività fanno preoccupare per le ripercussioni sul benessere fisico e psicologico dei minorenni italiani». E nell’attesa di una ripresa in sicurezza delle attività, esprime l’augurio che, «con l’estate alle porte», siano riaperti parchi, dimore storiche e ville pubbliche, «per consentire l’attività fisica e sportiva a bambini e ragazzi. Con il supporto del terzo settore, delle associazioni sportive, di educatori e di esperti in scienze motorie – aggiunge – si potrebbero coniugare attività educative, di socializzazione e sportive».

La riduzione o, nella maggior parte dei casi, la cessazione delle attività sportive, riflette ancora Garlatti, «ha colpito tutti. I ragazzi in alcuni casi si sono costruiti micro palestre in casa ma ne hanno perso in socialità. La pandemia ha reso più visibili le diseguaglianze. Anche le opportunità che forniva la scuola con le ore di educazione motoria si sono ridotte a causa della pandemia». Si tratta di una questione «particolarmente sentita anche a livello europeo: il Parlamento lo scorso 10 febbraio ha chiesto alla Commissione e agli Stati membri un maggiore sostegno alle famiglie a basso reddito al fine di consentire ai loro figli di partecipare alle attività sportive e ad altre attività ricreative»,  informa l’Autorità garante.

«Lo sport è divertimento e gioco – prosegue -, una dimensione e un diritto che appartengono al mondo dei più piccoli e che sono fondamentali per il loro sviluppo, anche sul piano delle competenze. L’attività sportiva promuove e insegna valori che in una fase di crisi diventano fondamentali: il rispetto, la solidarietà, la cooperazione, la condivisione e l’impegno. Lo sport di base rafforza l’inclusione sociale e l’integrazione dei bambini e ragazzi con minori opportunità. Per questo – conclude – cerchiamo di far tornare presto i più giovani a fare sport».

6 aprile 2021