Gambino (Scienza&Vita): «La Consulta conferma che “mater semper certa est”
Il giurista commenta la sentenza di rigetto della richiesta di intervento della donna che voleva disconoscere i legami genitoriali con il bambino
Il giurista Alberto Gambino, ordinario di Diritto civile e presidente dell’associazione Scienza&Vita, interviene sul pronunciamento della Consulta che ieri, 3 dicembre, ha rigettato la richiesta di intervento della donna che sosteneva di avere uno specifico interesse a disconoscere legami genitoriali con il bambino e, conseguentemente, l’inesistenza di ogni suo obbligo nei confronti dello stesso e «ha sostanzialmente confermato il principio plurimillenario che mater semper certa est, pater numquam».
In altri termini, afferma Gambino, «il fatto che una Corte canadese abbia riconosciuto come genitori due uomini, escludendo al contempo la genitorialità sia della donatrice dell’ovulo sia della donna che aveva partorito il bambino, non scalfisce il legame biologico, naturale e, in Italia, anche giuridico, tra la madre gestazionale e il figlio. Un’altra conferma – conclude – di quanto siano pretestuose le argomentazioni di chi vorrebbe sdoganare anche nel nostro Paese lo sfruttamento imperdonabile di donne che per indigenza e disperazione sono costrette a pratiche disumane come il cosiddetto utero in affitto».
4 dicembre 2020