G7 in Puglia, l’appello dei vescovi: «C’è bisogno di speranza, siate audaci!»

Indirizzata ai capi di Stato che si riuniranno a Fasano dal 13 al 15 giugno la lettera della Conferenza episcopale pugliese. «Abbiate a cuore il bene di tutti, sapendo valicare gli interessi di parte»

Alla vigilia dell’apertura dell’incontro del G7 in Puglia, a Fasano (Brindisi), dal 13 al 15 giugno, dai vescovi della Conferenza episcopale pugliese arriva una lettera indirizzati ai capi di Stato e di governo che prenderanno parte al vertice guidato dalla premier italiana Giorgia Meloni, al quale è atteso anche Papa Francesco. «C’è bisogno di Speranza, siate audaci! Aprite varchi alla giustizia sociale, a una reale e fattiva custodia del creato, alla salvaguardia dell’umano, sapendo garantire a tutti l’accesso universale ai servizi essenziali per una vita che sia dignitosa per ciascuno. Siate audaci nel cercare e promuovere la Pace per tutti», è l’invito dei presuli.

Parole di benvenuto, quelle contenute nella lettera, «nella consapevolezza della portata storica di questo evento che vi vede ospiti nella nostra terra». A determinarla, anche la presenza del «nostro caro pontefice Papa Francesco, che salutiamo con gioia e amore di figli». Dando voce quindi al benvenuto di tutte le comunità ecclesiali di Puglia, i vescovi si concentrano sulle immagini dell’ulivo e dei muretti a secco. «La prima, scelta dal governo italiano, dice la forza e il radicamento secolare di una natura che ha da sempre costituito la ricchezza di questa parte d’Italia. La seconda racconta la paziente e operosa interazione dell’umano con quanto l’ambiente ha saputo donare per la crescita e il sostentamento di ciascuno. Due immagini simboliche ed efficaci – rilevano – che, al di fuori di ogni retorica, provocano nell’intimo e aiutano a cogliere la bellezza e la storia di un popolo, quello pugliese, che ha saputo fare di questa terra uno spazio accogliente da vivere nell’armonia della fraternità, aperto alle culture e ai popoli».

A partire da questi presupposti, i vescovi chiedono al G7 di segnare «un nuovo passo che migliori l’esistenza dell’intera umanità. A voi, che siete responsabili della vita di tanti, chiediamo con accorata forza il coraggio di non retrocedere dinanzi alle sfide del momento che vedono nella pace e nella crescita sostenibile le coordinate imprescindibili di un cambio di paradigma, di cui tutti avvertiamo la necessità – scrivono -. Questa nostra terra di Puglia, con la sua millenaria cultura civile e religiosa, esprime da sempre la vocazione a essere ponte tra i popoli del Mediterraneo, “arca di Pace e non arco di guerra”, spazio di accoglienza e inclusione e non frontiera inaccessibile e inospitale. I problemi della nostra gente sono le fatiche dell’umanità. Ai nostri giovani manca il futuro che noi adulti abbiamo rubato loro. Abbiate a cuore il bene di tutti, sapendo valicare i confini del presente e gli interessi di parte», l’esortazione.

12 giugno 2024