Furto nella parrocchia di piazzale delle Gardenie

L’episodio avvenuto probabilmente nella tarda serata del 17 marzo. Rilevanti i danni nella chiesa parrocchiale ma anche negli uffici

L’episodio avvenuto probabilmente nella tarda serata del 17 marzo. Rilevanti i danni nella chiesa parrocchiale ma anche negli uffici. La testimonianza di un parrocchiano

Ancora un furto nella parrocchia della Sacra Famiglia di Nazareth, in piazzale delle Gardenie. A raccontare i fatti è Alfonso Tesoro, uno dei parrocchiani della comunità di Centocelle, guidata da padre Sergio Cimignoli. «Venerdì 17 marzo 2017, in tarda serata – riferisce -, era in corso una riunione del comitato feste che si protrae generalmente fino alle 23. La riunione si svolgeva in una saletta degli uffici parrocchiali e in questa circostanza il cancello della chiesa rimane accostato». Ascoltando il racconto di padre Sergio, si ipotizza, prosegue Alfonso, «che i ladri si siano introdotti furtivamente e nascosti da qualche parte nella chiesa, e non è difficile: ad esempio nei confessionali o nel retro dell’altare». Di fatto, «una volta terminata la riunione, la chiesa viene chiusa. I sacerdoti risiedono ai piani superiori, lontani da ogni possibile rilevazione di rumori sospetti. I ladri sono rimasti dentro, quindi, indisturbati, durante la notte hanno fatto razzie ma soprattutto danni rilevanti».

Pensando di trovare denaro all’interno, infatti, si sono accaniti con il candeliere votivo di Padre Pio, distruggendolo completamente. «Costo: 600 euro». Ancora, «hanno rubato un computer del “Centro di ascolto Caritas”, vecchio come modello ma pieno di dati. Poi hanno spaccato le porte degli uffici. Nei cassetti – è la testimonianza di Alfonso – erano conservate chiavi di altri locali e aprendoli si sono impadroniti di tutto quello che hanno potuto portar via: alimenti immagazzinati per donare settimanalmente pacchi viveri ai poveri. Il loro obiettivo era solo quello di trovare soldi». I Carabinieri, intervenuti, hanno solo potuto constatare i danni subiti.

Ora la comunità dovrà fare fronte agli interventi di ripristino delle porte danneggiate, all’acquisto del candeliere votivo di san Pio da Pietrelcina, ma soprattutto alla messa in sicurezza della chiesa con impianti di video sorveglianza e altri sistemi di allarme, come consigliato dai Carabinieri. «Rimane la grande delusione e la consapevolezza della impotenza difronte al dilagare dalla microcriminalità. La speranza, per i cittadini e in modo particolare per i parrocchiani e i sacerdoti, è che con gli accorgimenti suggeriti dalle forze dell’ordine, questi atti siano scongiurati».

23 marzo 2017