Funerali, la nuova nota diocesana per le celebrazioni

Indicazioni di carattere pratico e comportamentale per le liturgie esequiali, anche su sanificazione e igienizzazione degli ambienti

Posizionare banchi e sedie in modo da garantire le distanze di sicurezza tra le persone, isolare le aree della chiesa non necessarie per la celebrazione, evitare gli spostamenti di persone al momento della comunione (sarà il presbitero a raggiungere i fedeli e a porgerla sulle loro mani). Sono alcune delle disposizioni contenute nella nuova nota diocesana per le celebrazioni esequiali inviata ieri, 5 maggio, ai sacerdoti della diocesi di Roma dal prelato segretario del Vicariato, monsignor Pierangelo Pedretti. Tra le altre, viene stabilito che anche se l’uso del termo-scanner o del termometro digitale non è vincolante, si indichi espressamente il divieto di partecipare alla celebrazione per tutti coloro che hanno una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi.

Da lunedì 4 maggio, com’è noto, è possibile celebrare i funerali, sia pure alla presenza di 15 persone al massimo e con alcune limitazioni dettate dall’emergenza sanitaria ancora in corso, dopo il via libera arrivato con il Dpcm del Governo e le note del Ministero dell’Interno e della Conferenza Episcopale Italiana. Con la nuova nota diocesana, l’intenzione è quella di «offrire alcune semplici indicazioni di carattere pratico e comportamentale – si legge nel documento – riguardante la liturgia esequiale». In base alle possibilità contemplate dal Rituale, «spetta al discernimento pastorale di colui che presiede, valutare quale soluzione adottare sapendo che è auspicabile la celebrazione all’aperto». In ogni caso, «chi presiede l’azione liturgica – prosegue la nota – abbia cura che comunque si eviti la formazione di assembramenti e di cortei per accompagnare il feretro».

Circostanziate le indicazioni (la nota, disponibile, sul sito www.diocesidiroma.it, è correlata da due schede tecniche) rispetto alla sanificazione e igienizzazione degli ambienti, con particolare attenzione ai luoghi di culto con opere rilevanti per il patrimonio storico e artistico. Per questi ultimi, valgono le linee guida elaborate per il trattamento del patrimonio archivistico e librario dall’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro del Mibact, in occasione della pandemia Covid-19.

6 maggio 2020