Fröst inaugura la nuova stagione della Iuc

Programma variegato per l’Istituzione universitaria dei concerti: da Mozart a Brahms. Il 25 ottobre il debutto romano di Chloe Mun

Programma variegato per l’Istituzione universitaria dei concerti: da Mozart a Brahms. Il 25 ottobre il debutto romano di Chloe Mun 

Ci sarà il clarinettista Martin Fröst ad inaugurare, all’Aula Magna della Sapienza di Roma, la 72esima stagione concertistica dell’Istituzione universitaria dei concerti – Iuc per i consueti appuntamenti del martedì. Con il musicista svedese, l’11 ottobre si esibirà l’orchestra da camera Amsterdam Sinfonietta per un un programma che va da Bruckner, Weber e Brahms fino alla musica klezmer. I concerti del sabato avranno invece inizio il 15 ottobre con il violinista Pinchas Zukerman, che negli anni ha collezionato ben ventuno candidature e due vittorie ai Grammy Awards.

Ad accompagnarlo, la Camerata Salzburg. Protagonista della serata sarà la musica del più celebre figlio di Salisburgo, cuore anche del terzo appuntamento della stagione (il 22 ottobre) intitolato “Mittente: Wolfgang Amadé Mozart”. Spettacolo di musica e parole, quest’ultimo, nel corso del quale Tullio Solenghi guiderà il pubblico attraverso il mondo mozartiano, leggendo con ironia alcune delle lettere private del più grande genio della storia della musica.

Con il debutto romano di Chloe Mun, il 25 ottobre, ha invece inizio la rassegna pianistica che vedrà avvicendarsi sul palcoscenico Louis Lortie, Michele Campanella e Lilya Zilberstein, scelta da Abbado per registrare i Concerti di Rachmaninov. In primavera tre serate consecutive per la scuola pianistica italiana, con interpreti di tre diverse generazioni: la giovanissima Mariangela Vacatello, Pietro De Maria, che di Bach eseguirà il più monumentale capolavoro per tastiera, le Variazioni Goldberg e, in conclusione, Bruno Canino e Antonio Ballista, che festeggiano i sessant’anni della loro collaborazione.

«Il nostro è un primato da Guinnes, non credo che ci sia un altro sodalizio artistico di tale durata – racconta Ballista -. Comunque penso che un pianista tra gli 80 e i 90 anni possa ancora migliorare, quindi non pensiamo assolutamente di smettere». Brano d’apertura del concerto, il rondò di Schubert intitolato, neanche a dirlo, “Notre amitié est invariable”.

Autore protagonista della stagione, Schubert è presente anche in molti altri appuntamenti in programma, come quello del tedesco Christoph Prégardien (3 dicembre), interprete di Winterreise, il ciclo di 24 Lieder scritto dal compositore viennese negli ultimi giorni della sua breve vita, e della violinista Patricia Kopatchinskaja (19 novembre) che presenta un suo progetto intitolato “Death and the Maiden”, accompagnata dall’americana Saint Paul Chamber Orchestra, vincitrice di un Grammy per la migliore esecuzione cameristica.

Ampio spazio anche alla musica antica e barocca: da segnare in agenda la serata del 4 marzo con Enrico Bronzi, Vittorio Ghielmi e Luca Pianca impegnati in duello tra gli aristocratici strumenti dell’Ancien Régime (viola da gamba e liuto) ed il nuovo parvenu delle sale musicali parigine: il violoncello, arrivato in Francia dall’Italia. Il curioso concerto-spettacolo è intitolato “La Défense de la Basse de Viole, contre les prétentions du Violoncelle” e prende spunto da un testo in chiave comica del 1740 dell’avvocato parigino Hubert Le Blanc.

Grande attenzione anche agli sviluppi della musica contemporanea: a novembre l’omaggio a Steve Reich per i suoi ottant’anni, quindi la prima romana di “Mahler Remixed”, un concerto-spettacolo che con Christian Fennesz, live electronics e chitarra, ignora i canoni tradizionali nel riproporre Mahler. Prima delle grandi istituzioni musicali a introdurre il jazz nelle proprie stagioni, anche quest’anno il genere non manca: due le serate di punta, con Fabrizio Bosso (13 dicembre) e Enrico Pieranunzi (18 febbraio 2017). Ultima tappa, il 16 maggio, con la fisarmonica di Richard Galliano per un vasto repertorio che va dalle trascrizioni di Mozart ai tanghi di Piazzolla.

 

23 settembre 2016