Frisina: «Amore è cantare con i poveri»
Il sacerdote compositore parla dei 40 anni del Coro della diocesi di Roma, della composizione per i 1.700 anni della cattedrale e del Concerto con i poveri nell’Aula Paolo VI
Parlare del Coro della diocesi di Roma è parlare di monsignor Marco Frisina, che ne è fondatore e direttore. E viceversa. Il primo festeggia 40 anni di attività, il sacerdote compie 70 anni. Un binomio inscindibile che animerà numerose iniziative nelle prossime settimane. A partire dalla Messa di sabato 9 novembre, giorno in cui la Chiesa ricorda la dedicazione della basilica lateranense. La liturgia chiude le celebrazioni per i 1.700 anni della cattedrale e sarà arricchita da una nuova composizione musicale scritta per l’occasione.
Noto per il suo impegno nella promozione della liturgia attraverso la musica, Frisina spiega di aver «composto questa Messa pensando profondamente alla Chiesa di Roma». Romano di nascita, specifica che è la “sua” Chiesa, ma anche quella del coro. «L’intero libretto è stato accuratamente pensato per celebrare questo anniversario così significativo», aggiunge. Sabato 7 dicembre l’Aula Paolo VI ospiterà la V edizione del Concerto con i poveri che quest’anno vedrà la partecipazione straordinaria del premio Oscar Hans Zimmer, compositore di note colonne sonore come “Il Re Leone”, “Il Gladiatore”, “Pirati dei Caraibi”.
Ideato da Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura, organizzato da Nova Opera, il concerto è «un’iniziativa straordinaria che ricorda l’importanza di essere vicini ai più bisognosi – dice Frisina -. È un regalo fatto ai poveri. Sarebbe bello che la Chiesa ritrovasse l’entusiasmo intorno al suo Cuore, al suo essenziale che è Cristo. Cantare con i poveri è l’immagine dell’amore concreto. Siamo chiamati a essere una sola cosa con loro; non è elemosina, è condivisione. Possiamo “toccarli” facendoli cantare con noi, abbracciandoli con la nostra musica per farli sentire amati», sono le parole del sacerdote.
Riccardo Rossi evidenzia che il Concerto rappresenterà l’unica data italiana per Zimmer e vedrà anche il compositore Dario Vero con la speciale partecipazione di Tina Guo, violoncellista candidata ai Grammy. «Saranno 3mila i poveri accolti nei primi due settori dell’Aula Paolo VI – specifica – grazie alla collaborazione con il dicastero per il Servizio della carità – Elemosineria apostolica, e numerose realtà come Caritas Roma, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio. Al termine del concerto sarà offerta la cena d’asporto, insieme ad altri beni di prima necessità».
Domenica 15 dicembre poi alle 20.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano si terrà la 40ª edizione del Concerto di Natale in Cattedrale. «Un’occasione speciale per i romani che da sempre sentono questo evento come proprio», osserva Frisina. Il tema sarà quello della speranza, chiaro riferimento all’imminente Giubileo, e «si propone di infondere entusiasmo e gioia, come una carezza che scalda il cuore. Un momento di grande consolazione, un abbraccio musicale che avvolge la città», rimarca il direttore del Coro diocesano, che sta preparando una raccolta di brani inediti dedicati alla speranza, che uscirà in Quaresima. Il concerto, a ingresso libero fino a esaurimento posti, proporrà canti natalizi nazionali e internazionali.
Guardando ai 40 anni del Coro vissuti «al servizio della diocesi», il sacerdote pensa a quanto sia cambiato nel tempo, arricchendosi con l’apporto di due generazioni. L’anima, però, «è rimasta la stessa: un modo per evangelizzare attraverso la musica. Un dono di Dio immenso, un’opportunità per sperimentare il potere della musica come strumento di lode, di evangelizzazione e di unione tra le persone. In questo momento storico, il Coro rappresenta anche un’efficace immagine di sinodalità».
Il 16 dicembre don Marco compie 70 anni ed è sacerdote da 42 anni. Il suo ministero si è arricchito della preghiera in musica. «La mia vita – conclude – si è riunificata intorno alla Parola: parola di Dio predicata, parola di Dio musicata, parola di Dio annunciata».
4 novembre 2024