Freddo, Caritas raddoppia gli sforzi per i senza dimora

Per strada, di notte, sei equipe del Servizio itinerante. Nell’Ostello di via Marsala attivati 22 posi letto in più e nelle case famiglia altri 6 nuclei mamme-bambini. L’impegno di Sant’Egidio, Impagliazzo: «Si muovano anche le istituzioni pubbliche»

Grazie alla disponibilità dei volontari, tutti i servizi della Caritas diocesana (mense, assistenza domiciliare agli anziani, poliambulatorio) funzionano regolarmente. Questa notte (tra il 26 e il 27 febbraio) saranno in strada sei equipe del Servizio Itinerante per i senza dimora. Forse è passata la notte più dura per i senza dimora; quella dell’arrivo di Burian e del grande freddo che sta imperversando nella Capitale. La neve alla fine è scesa e la Caritas di Roma non si è fatta trovare impreparata. Già dal 24 febbraio aveva rafforzato gli interventi con la distribuzione di coperte e sacchi a pelo. Nell’ostello di via Marsala sono stati attivati 22 posti letto in più, portando la capienza complessiva a 210 posti.

Poi ci sono le case famiglia, in cui sono stati accolti sei nuclei mamme-bambini oltre ai 28 che abitualmente soggiornano. Attrezzati con brandine anche gli spazi comuni dell’Ostello di via Marsala per arrivare a una capienza complessiva di 270 persone. Ma non solo volontari e operatori Caritas possono fare la differenza, anche i cittadini si possono attivare. Per segnalare situazioni di pericolo relative a persone senza fissa dimora si può chiamare lo 06.88815201. Per consegnare, invece, coperti e sacchi a pelo da donare, è possibile portarli all’Ostello di via Marsala 109.

Fino ad aprile, Caritas romana ha attivato
70 posti di accoglienza straordinari in 24 parrocchie: Ognissanti, San Frumenzio, e le Prefetture 24 e 15 della diocesi (Santa Giovanna Antida Thouret, San Giovanni Battista de La Salle, San Giuseppe da Copertino, San Gregorio Barbarigo, San Marco Evangelista in Agro Laurentino, Santa Maria del Carmelo, Santa Maria Mater Ecclesiae, Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione, San Mauro Abate, Sante Perpetua e Felicita, Santi Pietro e Paolo, Spirito Santo alla Ferratella, Sant’Agapito, San Bernardo da Chiaravalle, Sacra Famiglia di Nazareth a Centocelle, San Felice da Cantalice, San Gerardo Maiella, Sant’Ireneo a Centocelle, Santa Maria Addolorata, Santa Maria Madre della Misericordia, Santa Maria Mediatrice, Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi). Nelle prossime settimane si aggiungeranno altre comunità parrocchiali.

«Non aggiungiamo al gelo anche l’indifferenza
, che è il primo nemico di chi vive per strada». Anche la Comunità di Sant’Egidio, tramite il presidente Marco Impagliazzo, ha invitato i romani a «prestare attenzione a chi passiamo accanto ogni giorno, nelle vie delle nostre città, senza fermarci». Di fronte al freddo di queste ore, la Comunità ha lanciato la raccolta straordinaria di coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo e altri generi di conforto. Si possono portare ogni giorno, dalle 19 alle 20, in via Dandolo 10. Saranno distribuiti durante le cene itineranti, che la Comunità svolge durante tutto l’anno portando bevande e pasti caldi, e che in questi giorni verranno moltiplicate.

Ampliata anche l’accoglienza notturna nella chiesa di San Callisto, a Trastevere, riaperta a chi ne ha bisogno all’inizio dell’inverno. Chiunque lo desideri potrà dare una mano alla Comunità offrendosi, come volontario, per conoscere e aiutare i senza dimora. «Accanto a questa mobilitazione della società civile – ha osservato Impagliazzo – è necessario che si diano da fare anche le istituzioni aprendo con urgenza nuovi ripari notturni. Occorre allargare la rete di protezione sociale per i più fragili, ancora troppo debole nelle nostre città, in modo da evitare nuovi drammi, non solo del freddo, ma dell’esclusione».

 

26 febbraio 2018