Francia, stop alle Messe con i fedeli fino al 1° dicembre

L’incontro del presidente dei vescovi con il premier Castex. Predisposti i protocolli per una ripresa controllata e garantito lo sforzo del governo in vista del Natale

«Le condizioni igienico-sanitarie del Paese non consentono ad oggi la ripresa delle celebrazioni pubbliche». Lo ha ribadito ieri pomeriggio, 16 novembre, in un incontro con i vertici della Conferenza episcopale francese (Cef) e con i rappresentanti degli altri culti in Francia il primo ministro Jean Castex. L’obiettivo: «Studiare i possibili cambiamenti nei metodi di pratica del culto nell’attuale contesto sanitario». A rappresentare i cattolici francesi c’erano il presidente e il segretario generale della Cef, rispettivamente l’arcivescovo Éric de Moulins-Beaufort e padre Hugues de Woillemont. Presente alla consultazione – avvenuta all’indomani di una serie di manifestazioni nel fine settimana davanti alle chiese per chiedere alle autorità di governo la possibilità di celebrare pubblicamente la Messa – anche il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, al quale il capo di governo ha dato mandato di «predisporre, senza indugio, in collaborazione con i rappresentanti delle religioni, i protocolli necessari per una ripresa controllata dal 1° dicembre, sempre che le condizioni sanitarie lo consentano».

La Cef intanto informa di aver già presentato al ministro dell’Interno,  in vista della data del 1° dicembre, un dettagliato protocollo sanitario per garantire le migliori condizioni di sicurezza possibili in vista appunto della ripresa delle celebrazioni in presenza di fedeli. In aggiunta a questo, verranno presentate le condizioni per la ripresa anche di altre attività pastorali “in presenza” (catechismo, cappellania, consigli pastorali, ecc.). «Il primo ministro – fanno sapere i vescovi francesi – ha ribadito la volontà del governo di ottenere le migliori condizioni igienico-sanitarie per il periodo di Natale». Insieme agli altri rappresentanti dei culti presenti all’incontro, il presidente e il segretario generale dei vescovi di Francia hanno espresso «le forti aspettative dei fedeli». La Conferenza episcopale è consapevole della «delusione» e della «impazienza di molti fedeli, ma – si legge in una nota della Cef – i cattolici sapranno far fronte a questa attesa e a questa privazione. Il governo si sta assumendo la responsabilità della situazione sanitaria nel Paese e noi dobbiamo tutti accettare di esserne protagonisti. Rispettando queste misure sanitarie, la Chiesa partecipa allo sforzo nazionale per combattere l’epidemia».

17 novembre 2020